Mario Mattoli, regista dei più grandi film di Totò, ricordato in un docufilm di Franco Longobardi

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La figura del regista Mario Mattoli viene recuperata e disvelata da Franco Longobardi, anch'egli attore e regista. Con Lorenzo Bassi ha realizzare il “MATTOLISSIMO Il Cinema Sono io!”. La pellicola sarà proiettata domenica 27 gennaio al Mic, la Fondazione cineteca italiana, a Milano. In ottantaquattro minuti il lavoro di Mattoli (Il pirata sono io!, Miseria e nobiltà, Signori si nasce) viene ripercorso non solo come uno dei principali artefici del mito intramontabile di , avendolo diretto più volte di chiunque altro, ma come padre del moderno cinema comico. Divi come Sordi, Sophia Loren, Tognazzi, De Sica, Fabrizi, Franchi e Ingrassia, Anna Magnani e appunto Totò, nonché autori come Federico Fellini, Steno, Garinei e Giovannini, devono a lui l'esordio o la prima opportunità di successo. Maestro di versatilità, Mattoli ha curato spesso soggetti e sceneggiature delle sue produzioni, a uno dei quali ha attinto Eduardo De Filippo per la commedia milionaria, e spaziato con consumata abilità nei più disparati generi, dal melodramma al letterario, dal bellico al neorealismo, dal giallo al western, dalla fantascienza al mitologico e soprattutto nella commedia. E' stato il precursore del superamento del cinema dei telefoni bianchi partito negli anni '40, ispirandosi ai modelli emergenti americano e francese, incurante della cappa autarchica calata dal regime fascista ed anzi sfidandola con citazioni allusive, talvolta grottesche, di miti e personaggi non autoctoni (i fratelli Marx, Il porto delle nebbie). Il docufilm, realizzato per il 120 anniversario dalla nascita, esplora i suoi tanti capolavori includendo rarissimi spezzoni, testimonianze di exploit trascurati, come il primo sketch corale tutto al femminile del cinema italiano e il ciac censurato con il nudo integrale della Loren.



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