Castellammare. Tutti contro l’ordinanza “anti tuffi” del sindaco Cimmino

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. Con l'estate ormai ai titoli di coda il neo primo cittadino, tornato da poco dalle vacanze estive, annuncia sulla sua pagina Facebook l'istallazione di cartelli che indicano il divieto di balneazione lungo il tratto di costa considerato offlimits dall'Arpac e rimarca “Multe salate per chi si tuffa nelle acque non balneabili del litorale stabiese”. annuncia controlli e sanzioni ma alle parole non seguono i fatti e le spiagge libere di Castellammare restano meta preferita dei bagnanti. E' quello che accade puntualmente nel tratto che va da via De Gasperi 267 a traversa Mele, una parte di water front sabbioso e libero da concessioni di privati frequentato ormai da anni da famiglie e residenti. A fine agosto il sindaco ricorda le sanzioni per chi si tuffa ma non ricorda che per un'intera estate non è stato effettuato alcun controllo. L'ordinanza che oltre al divieto stabiliva l'istallazione della segnaletica sulle spiagge ha scatenato polemiche e dibattiti soprattutto sui social. Gli utenti non si sono risparmiati nel criticare ed attaccare il numero uno di Palazzo Farnese. “Sono 45 anni che faccio il bagno in via De Gasperi – scrive Gaetano commentando il post del sindaco Cimmino – invece di tutelarvi con i cartelli andate a fare i controlli nel fiume Sarno”. “Non mi faccio impaurire da multe o denunce – scrive Immacolata – Sono 36 anni che vado al mare in via de Gasperi”. “I lidi – scrive Maria – sono troppo cari per una famiglia, venire qui per noi è l'unico modo per andare al mare”. “E i cittadini – scrive un altro utente – che non si possono permettere di spendere 40 al giorno per tutti i lidi che sono a pagamento che fanno non vanno in spiaggia?”. “Il 23 agosto – scrive Massimiliano – Un po' come quando l'amministrazione Cuomo si vantò di aver sequestrato sdraio e ombrelloni abusivi il 28 agosto. Evidentemente questo ci meritiamo”.



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