Migranti: Tajani, piano Marshall per l’Africa

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“Il Niger e’ un paese chiave e un paese modello nel Sahel. E ‘anche uno dei paesi piu’ poveri del mondo. Decine di migliaia di migranti passano ogni anno per raggiungere la Libia. Con l’Unione europea ha stanziato un miliardo di euro tra il 2014 e il 2020 e in collaborazione con le Nazioni Unite, abbiamo ridotto i passaggi 300 000 nel 2016 a meno del 10 000. Il Consiglio europeo di fine giugno stanziati 500 milioni di euro per la Libia e il Sahel. Questo e’ ben lungi dall’essere sufficiente. Per ora, credo che questi paesi dovrebbero ricevere 6 miliardi, lo stesso importo assegnato alla Turchia da parte dell’Unione Europea. Dobbiamo attuare una strategia di sviluppo, investendo in agricoltura, acqua, energia rinnovabile, istruzione, salute, ricerca, innovazione. Dare ai giovani africani seri motivi per non lasciare il loro paese. Se non creiamo un’economia forte in Africa, ci sono milioni di giovani che prenderanno la via dell’esilio verso l’Europa e noi non sara’ in grado di fermare”. Il presidente del Parlamenti europeo Antonio Tajani intervistato da Le Figaro al rientro dalla missione di tre giorni in Niger, torna a rilanciare un “Piano Marshall” per l’Africa. “Il continente africano ha 1,3 miliardi di soggetti. Al ritmo attuale di crescita della popolazione sara’ 2,5 miliardi entro il 2050, forse anche 5 miliardi nel 2100. E il 2050 e’ domani mattina. Come prevenire l’esodo? Con un modo: investendo pesantemente nelle economie africane, creando infrastrutture, strade, ferrovie, telecomunicazioni, scuole, centri sanitari che impiegano medici africani nella formazione dei giovani nel commercio specializzato. Abbiamo bisogno di una strategia globale. L’Europa ha i mezzi per la sua attuazione. Deve iscriversi 40 miliardi nel bilancio 2021-2027 per l’Africa. Puo’ anche 50 miliardi. Questo e’ un problema che non puo’ essere risolto solo con un aiuto nazionale. Ci vuole un vero e proprio lavoro di squadra di tutti i paesi europei”, ha spiegato Tajani. “La scorsa settimana, diversi paesi europei – Francia, Germania, Spagna, Portogallo, tra gli altri – hanno accettato di destinare una quota dei migranti che arrivano via mare in Italia. Questa e’ la prova che una soluzione europea e’ possibile. Matteo Salvini ha fatto un’alleanza con i paesi del Patto di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia) che rifiutano qualsiasi solidarieta’ europea. Dovrebbe cambiare alleanza…”, ha concluso il presidente dell’europarlamento.


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