Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato il regolamento Cosap
per l’occupazione di suolo pubblico. Il si alla delibera e’
stato a maggioranza. La votazione e’ arrivata al termine dell’esame
di circa 70 emendamenti. Tra gli emendamenti approvati quello del
consigliere di Fdi, Andrea Santoro, che riguarda gli impianti di
carburanti che insistono su strade o suoli di proprieta’ comunale.
L’emendamento, passato all’unanimita’, prevede che in attesa della riorganizzazione gestionale
dell’ufficio di competenza, tutti gli impianti di carburanti in esercizio
al 31 dicembre 2017 che hanno concessioni scadute, da valutare
e/o rilasciare, sono autorizzati per 5 anni in attesa di
successive determinazioni che l’ufficio decidera’. Il testo punta – come
spiegato dal consigliere – “a evitare contenziosi in ordine ai
mancati provvedimenti di rinnovo delle concessioni scadute o in scadenza
e in ordine alle richieste di voltura delle concessioni e
per garantire il corretto pagamento della Cosap”.
Querelle in aula,
in Consiglio comunale a Napoli, per il voto su un
emendamento presentato dal capogruppo del Movimento 5 Stelle, Francesca Menna.
L’emendamento, su cui l’amministrazione si era espressa con voto contrario,
messo ai voti e’ passato a maggioranza. Ma a votazione
conclusa, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto che la votazione
fosse ripetuta. Richiesta che ha scatenato la reazione dei 5
Stelle e delle altre forze di opposizione. “La votazione –
ha detto Matteo Brambilla dei 5 Stelle – e’ stata
effettuata. Oggi e’ gia’ la seconda volta che la maggioranza
e’ distratta al momento del voto e chiede di ripetere.
C’e’ la registrazione. Non scherzate che vado un Procura”. A
rincarare la dose il consigliere di FDI, Marco Nonno, che
ha affermato: “Non ci costringete a chiedere per ogni votazione
l’appello nominale. La maggioranza stia attenta”. L’emendamento al regolamento Cosap
presentato dai 5 Stelle prevede che in caso di eventi
su suolo pubblico che prevedono il biglietto di ingresso o
di consumazione, una percentuale dell’incasso, in misura compresa tra lo
0.5 per cento e il 5 per cento, vada all’amministrazione
comunale. Nel caso in cui l’evento preveda solo la vendita
al dettaglio e i volumi di affari “non sono quantificabili”,
l’amministrazione puo’ chiedere una percentuale non inferiore all’1,5 per cento
e non superiore al 6 del volume presunto di vendita.
L’emendamento inoltre prevede che l’importo venga corrisposto entro 20 giorni
dalla conclusione dell’evento. Al termine del battibecco tra forze politiche
e’ intervenuto il presidente del Consiglio, Alessandro Fucito, che ha
validato la votazione confermando l’approvazione dell’emendamento.