Benevento– Si apre uno spiraglio di speranza nella tragedia di Paupisi. La sedicenne rimasta gravemente ferita dal padre Salvatore Ocone nella strage familiare del 30 settembre ha riaperto gli occhi e, in alcuni momenti, riesce a riconoscere i suoi cari.
La giovane è ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva dell’Istituto Neuromed di Pozzilli, dove i medici la seguono costantemente da oltre tre settimane.
“La ragazza apre gli occhi e, in certi momenti, riconosce soprattutto i componenti della famiglia che la vengono a trovare.Potrebbe interessarti
La ragazza era stata trovata agonizzante nelle campagne di Ferrazzano, in provincia di Campobasso, accanto al corpo senza vita del fratellino Cosimo, 15 anni, e del padre, Salvatore Ocone, che aveva tentato di togliersi la vita dopo aver ucciso la moglie, Elisabetta Polcino, e il figlio. Ocone, sopravvissuto alle ferite, è ora detenuto nel carcere di Benevento, dove dovrà rispondere del duplice omicidio e del tentato omicidio della figlia.
Un dramma familiare che ha scosso l’intera comunità di Paupisi e del Beneventano, ma che oggi, con i primi segni di miglioramento della giovane, restituisce un minimo di fiducia e sollievo ai parenti e a chi, in queste settimane, ha seguito con apprensione le sue condizioni.
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