Largo Maradona chiuso al pubblico
Napoli - Dopo il blitz della Polizia Municipale che ieri ha portato al sequestro di gadget e magliette esposti a Largo Maradona, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, si apre uno spiraglio per una soluzione condivisa.
È in programma, infatti, l’istituzione di un tavolo di confronto tra Comune e commercianti per restituire alla città uno dei luoghi più iconici e visitati del capoluogo partenopeo.
L’annuncio arriva dall’avvocato Angelo Pisani, storico legale di Diego Armando Maradona e oggi difensore di uno dei commercianti coinvolti nel sequestro. Pisani ha incontrato il direttore generale del Comune di Napoli per discutere la situazione dell’area diventata negli anni un vero e proprio “santuario laico” dedicato al Pibe de Oro.
“Si è giunti – spiega Pisani – a una prima, importante intesa di buon senso per la riapertura del sito turistico e la pronta riesposizione dei cimeli dedicati a Diego Armando Maradona. Tutti i soggetti coinvolti hanno ribadito l’impegno comune nel contrasto alla contraffazione e alle attività illecite, ma anche la volontà di preservare un patrimonio simbolico e culturale di tutta Napoli.”
Nei prossimi giorni verrà convocato un tavolo istituzionale per definire le migliori soluzioni amministrative e gestionali utili a garantire la conservazione, fruizione e valorizzazione del luogo, meta di turisti e tifosi provenienti da ogni parte del mondo.
“La riapertura e il restyling di Largo Maradona – aggiunge Pisani – rappresentano un segnale importante per la città. Non si tratta solo di un punto di riferimento per i tifosi, ma di un patrimonio popolare, un ponte tra memoria, cultura e identità cittadina. Lavoreremo con le istituzioni per coniugare legalità, sicurezza e sviluppo del territorio.”
L’obiettivo è chiaro: restituire quanto prima alla città uno spazio simbolico che unisce devozione sportiva e spirito di comunità, preservandone la memoria nel rispetto delle regole.