Napoli– Un grave caso di violenza ai danni di una minore mina ancora una volta le certezze sui giovani e sui loro comportamenti sempre più violenti. Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane napoletano di 20 anni, indagato per violenza sessuale, lesioni, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – IV Sezione Indagini, Violenza di genere e tutela delle fasce deboli, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone rappresenta l’esito di una complessa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile partenopea sotto il coordinamento della Procura.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il giovane – la cui identità non è stata resa nota per tutelare la vittima – avrebbe instaurato un rapporto con una ragazza minorenne, arrivando poi a minacciarla di diffondere foto e video a contenuto sessualmente esplicito per costringerla a subire un rapporto sessuale.
Le verifiche condotte dagli investigatori avrebbero inoltre accertato che l’indagato, in più occasioni, avrebbe ceduto a terzi parte del materiale video registrato durante i rapporti con la minore, aggravando ulteriormente la posizione a suo carico.Potrebbe interessarti
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Il 20enne infatti quando è venuto a conoscenza del fatto che lei aveva allacciato un'altra relazione, ha iniziato a minacciarla, fino ad arrivare ad una violenza sessuale. Inoltre, in un'occasione avrebbe anche diffuso via chat alcuni video al nuovo ragazzo della minorenne
La misura cautelare compendia un quadro indiziario grave e articolato, costruito grazie a testimonianze, analisi digitali e riscontri tecnici. L’inchiesta resta tuttora in corso per accertare eventuali ulteriori responsabilità o coinvolgimenti.
Il caso è ora all’esame della magistratura inquirente, mentre la vittima è stata affidata a un percorso di tutela e supporto psicologico, come previsto dai protocolli a protezione dei minori vittime di abusi.
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