Milano – Un'ultima foto, postata online poche ore prima dello schianto, lo ritraeva sorridente con il cantante Mahmood. In sottofondo, il suo ultimo singolo, “Shawty”.
Matteo Barone, per tutti "Baro", 25 anni, inseguiva il suo sogno: sfondare nel mondo della musica trap. Un sogno per il quale aveva mollato tutto, compreso il suo lavoro, ma che si è spento brutalmente all'alba di ieri, travolto e ucciso da un'auto mentre attraversava la strada.
Il presunto responsabile, Giusto Chiacchio, un poliziotto 26enne fuori servizio, è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale. Risultato positivo all'alcol test, aveva tentato di allontanarsi dal luogo dell'incidente, per poi essere rintracciato dalla polizia locale.
L’ultimo vocale e la corsa verso casa
Erano le 5.31 del mattino quando Matteo, nato in provincia di Siena ma milanese d'adozione, aveva inviato l'ultimo messaggio vocale a un'amica: "Non sto facendo l'audio perché sono ubriaco, ma sono molto più che sobrio…". Stava tornando a casa, a piedi, dopo una serata con gli amici. Mancavano meno di 500 metri e sarebbe stato al sicuro, nel suo appartamento con i genitori.
Invece, all'incrocio tra via Porpora e via Ingegnoli, la sua vita si è interrotta bruscamente. Mentre attraversava sulle strisce pedonali, è stato falciato da un'Audi Q2 che, secondo le prime indagini, procedeva a forte velocità.
L'impatto è stato devastante: il corpo di Matteo è stato trascinato per 38 metri.Potrebbe interessarti
L'agente e la fuga dopo l'impatto
Giusto Chiacchio, il guidatore dell'Audi, è un agente del commissariato Garibaldi Venezia. Anche lui reduce da una serata con gli amici, dopo l'incidente, in stato di shock, si era allontanato dalla clinica Città Studi, dove era stato accompagnato per accertamenti. Rintracciato diverse ore dopo, è stato sottoposto all'alcol test che ha confermato la positività: 0,63 e 0,60 grammi di etanolo per litro di sangue, oltre il limite consentito.
Non era la prima volta che l'agente veniva coinvolto in una situazione simile: due anni fa era stato trovato ubriaco, anche se non alla guida, e da allora era stato sottoposto a test semestrali che aveva sempre superato.
La sua condotta, tra cui il mancato rispetto della precedenza ai pedoni e l'alta velocità, ha portato il pm Maurizio Ascione a disporre l'arresto immediato. Ora l'agente si trova nel carcere di Bollate.
“L’anno della sua rivoluzione”
Per Matteo la musica era più di una passione. Era una vera e propria missione. "Diceva che era l'anno della sua rivoluzione", racconta in lacrime un amico, che ha appeso una sua foto e dei mazzi di fiori sul luogo dell'incidente. "Si era licenziato, aveva venduto tutto quello che poteva per comprare il PC, il microfono e tutta l'attrezzatura per produrre musica".
Il suo sogno era chiaro, le sue canzoni ne erano una testimonianza. "Costruirò un impero partendo da zero", rappava nel suo singolo di debutto, "Via d'uscita". In un altro brano, "Tank", cantava: "Sto prendendo il volo, se non porti rispetto calpesti i miei sogni". Sogni che, purtroppo, non sono riusciti a prendere il volo.






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