La notizia in breve
- Fiaccolata a Scampia per ricordare Roberto, Patrizia e Margherita, vittime del crollo della Vela Celeste un anno fa.
- La manifestazione, promossa dal comitato Vele Scampia, sottolinea la solidarietà e il desiderio di ricordare senza polemiche, mentre si attende giustizia.
Napoli – Una fiaccolata, una marcia silenziosa, un grido che non ha bisogno di parole. A Scampia, stasera, la comunità delle Vele si stringe intorno al ricordo di Roberto, Patrizia e Margherita, le tre vite spezzate il 22 luglio di un anno fa dal crollo improvviso di una porzione della Vela Celeste. Una tragedia che colpì nel cuore una delle zone simbolo di Napoli Nord, lasciando anche undici feriti, tra cui sette bambini.
L’appuntamento è alle 21 in via Gobetti, proprio dove dodici mesi fa si consumava l’incubo. A promuovere l’iniziativa è il comitato Vele Scampia, che in una nota diffusa nelle scorse ore ha rievocato con parole dense di dolore quella notte drammatica: “Sembra ieri che un pezzo delle nostre case veniva giù in pochi secondi. E invece è passato un anno. Ricordiamo quella prima notte, la più brutta, in cui nessuno di noi sapeva cosa dire. Figuriamoci cosa fare”.
La manifestazione si snoderà fino alla zona della Vela Celeste, diventata ferita urbana e umana che ancora sanguina. Nessuna polemica, nessuna accusa diretta: “La giustizia farà il suo corso”, scrivono gli organizzatori, “ma oggi vogliamo solo ricordare chi non c’è più e stare vicino a chi, in un alloggio provvisorio, aspetta ancora di tornare a casa”.
C’è anche spazio per il ricordo della straordinaria mobilitazione popolare delle prime ore, quel “sole della solidarietà” che illuminò l’Università di Scampia trasformata in rifugio, con brandine, viveri, giocattoli e beni di prima necessità portati da cittadini comuni per colmare il vuoto delle istituzioni.
Per il comitato, il crollo non è solo un evento fisico: è una cicatrice indelebile nel corpo collettivo del quartiere. “Una ferita insanabile”, la definiscono, che continueranno a portare anche dopo questa fiaccolata. Il ricordo, la dignità e la presenza sono la risposta più forte a un dolore che non può essere dimenticato, ma nemmeno lasciato solo.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 22 Luglio 2025 - 12:20

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio