Domenica 8 giugno alle 20:00, il borgo medievale di Casertavecchia ospiterà un evento artistico unico nel suo genere: “Morte alle Streghe” di Patrizio Ranieri Ciu, una performance ideata e realizzata da ALI della Mente all’interno del programma Comunalia 2025. L’iniziativa rientra nella valorizzazione del brand culturale Rosso Vanvitelliano, volto a promuovere la cultura come strumento di identità e riflessione collettiva.
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Un’opera tra teatro, musica e denuncia sociale
Lo spettacolo si presenta come una performance itinerante che unisce teatro di strada e teatro d’autore, musica, danza e installazioni concettuali. In scena, cinque donne molto diverse tra loro – la muta, la cieca, la sorda, la demente e la bugiarda – vengono processate con un’unica accusa: essere donne. Un atto simbolico e potente che richiama le persecuzioni storiche delle streghe, interpretandole come metafora delle disabilità e dell’esclusione sociale.
Il borgo medievale come parte viva della narrazione
La cornice suggestiva di Casertavecchia non è solo lo sfondo, ma parte integrante dell’opera. Le pietre antiche, le ombre e i silenzi del borgo diventano elementi attivi di una narrazione che si muove tra passato e presente, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva e partecipativa. Gli spettatori non sono semplici osservatori, ma chiamati a prendere posizione, in un vero e proprio “tribunale emozionale”.
Un messaggio forte: valorizzare le differenze, non giudicarle
“Morte alle Streghe” si fa portavoce di una verità scomoda, usando il linguaggio dell’arte per denunciare ingiustizie ancora attuali. L’obiettivo non è solo raccontare, ma educare ed emozionare, stimolando un senso di inclusione e rispetto. Una riflessione potente che punta a lasciare un segno soprattutto nelle nuove generazioni, affinché diritti, dignità e diversità diventino valori fondanti della società.
Articolo pubblicato il giorno 6 Giugno 2025 - 14:30