Santa Maria Capua Vetere – Una condanna a 15 anni di carcere: è la richiesta del pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Roberto Patscot, nei confronti di Francesco Tiberio La Torre, cugino del boss camorrista casertano Augusto La Torre.
L’accusa è di tentata estorsione ai danni del consigliere regionale Giovanni Zannini e degli imprenditori Alfredo e Pasquale Campoli. Il processo, in corso presso la prima sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Giovanni Caparco, è nato dalle denunce delle vittime.
Secondo l’accusa, La Torre avrebbe tentato di estorcere 50 mila euro a Zannini, minacciandolo per ottenere il denaro in cambio della cessazione di presunte pretese risarcitorie.
Non solo: l’imprenditore Alfredo Campoli sarebbe stato costretto a sborsare circa 22 mila euro, con la consegna avvenuta in un macabro scenario, una cappella del cimitero locale. I fatti risalgono allo scorso maggio, quando La Torre fu arrestato in flagranza.
Il pm Patscot ha delineato un quadro di intimidazioni mafiose, chiedendo una pena esemplare per il cugino del boss. La parola passa ora al tribunale, mentre il territorio casertano attende l’esito di un processo che mette in luce, ancora una volta, il peso della criminalità organizzata.
Capri – Un colpo audace ha scosso l’esclusiva isola di Capri: un orologio di lusso… Leggi tutto
San Sebastiano al vesuvio – Un appuntamento con l’eleganza musicale e l’emozione più autentica: giovedì… Leggi tutto
Torre del Greco – Prosegue senza sosta l’attività di contrasto all’abusivismo edilizio da parte della… Leggi tutto
Pensavate di passare alla Storia con un atto eroico? In questo modo? No, mi dispiace… Leggi tutto
Casavatore - Festa dei Gigli: il sindaco Gaetano Manfredi in città con il primo cittadino… Leggi tutto
Un litigio nato su Instagram per un’offesa a sfondo personale ha rischiato di degenerare in… Leggi tutto