Bruxelles/Napoli – La procura belga ha revocato il mandato di arresto europeo emesso un mese fa nei confronti di Lucia Simeone, 48enne segretaria dell’europarlamentare Fulvio Martusciello.
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La donna, indagata nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di corruzione a favore di Huawei sulle politiche europee del 5G, potrà ora presentarsi spontaneamente alle autorità belghe senza restrizioni.
L’arresto e la successiva concessione dei domiciliari
Simeone era stata arrestata il 20 marzo nel carcere di Secondigliano in esecuzione del mandato europeo, accusata di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Dopo pochi giorni, la Corte d’Appello di Napoli le aveva concesso gli arresti domiciliari, anticipando una possibile evoluzione della posizione processuale.
La svolta: collaborazione e revoca del provvedimento
Gli avvocati difensori Antimo Giaccio e Claudio Pollio hanno confermato che il giudice istruttore belga, valutata la disponibilità della Simeone a fornire chiarimenti, ha deciso di annullare il mandato.
“La mia cliente ha sempre dimostrato massima trasparenza”, ha dichiarato Giaccio, sottolineando che la sua posizione era già stata ampiamente illustrata alle autorità italiane.
Prossimi passi: audizione in Belgio
La revoca del provvedimento consentirà alla Simeone di recarsi in Belgio liberamente per rispondere alle domande dei magistrati. L’inchiesta, che coinvolge presunti illeciti a vantaggio del colosso cinese delle telecomunicazioni, continua a tenere banco nelle aule giudiziarie europee.
Articolo pubblicato il giorno 19 Aprile 2025 - 12:49
E’ interessante vedere come la procura belga ha revocato il mandato di arresto. Ci sono tanti dettagli che non sono stati chiariti. Speriamo che la Simeone possa davvero fornire le informazione che servono per chiudere questo caso.