Colpita alla testa. Cosparsa di benzina. Poi il fuoco. Così è morta Fortuna D’Anna, 48 anni, madre di quattro figli.
Una torcia umana. Il pigiama in pile ha assorbito il liquido infiammabile. Lei ha provato a fuggire dalla cucina. Non ce l’ha fatta. È morta dopo quattro giorni di agonia.
Il femminicidio è avvenuto ad a. Ieri sera, 14 aprile, la città ha marciato in silenzio. Una fiaccolata per ricordare Fortuna.
C’erano familiari, cittadini, attivisti. Presente anche Rosario Visone, coportavoce regionale di Europa Verde.
Francesco Emilio Borrelli, deputato AVS, lancia l’allarme:
“È una strage. Le violenze ci sono ogni giorno. Ma solo poche vengono denunciate. Le vittime sono isolate, accusate. Serve una rivoluzione culturale. E istituzionale”. Il messaggio è chiaro: non si può più restare in silenzio.
Articolo pubblicato il giorno 15 Aprile 2025 - 16:03
E’ una tragedia che fa riflettere su come la violenza sulle donne sia un problemma serio e presente nella nostra società. Ogni giorno ci sono casi di femminicidio che non devono essere ignorati. Dobbiamo agire.
è veramente triste che ci siano ancora questi eventi brutti nel nostro paese, non capisco come la gente possa arrivare a tanto. Dobbiamo fare di piu per proteggere le donne e fare in modo che cose cosi non succedano piu. La violenza non è mai la risposta.
Leggendo l’articolo mi ha colpito molto la storia di Fortuna, una donna che ha sofferto tantissimo. È triste che ci siano casi di femminicidio così frequenti. Dobbiamo tutti riflettere e fare qualcosa per fermare questa violenza.