Cronaca Giudiziaria

La Cassazione conferma l’assoluzione di Luigi Moccia: archiviato il ricorso della Procura

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Roma – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura Generale di Napoli contro l’assoluzione di Luigi Moccia, ritenuto in primo grado capo del clan Moccia di Afragola.

Con questa decisione, i giudici hanno posto fine a una lunga vicenda giudiziaria, confermando la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d’Appello di Napoli un anno fa, che aveva ribaltato la condanna a 20 anni di carcere inflitta in primo grado.

Un ricorso “senza requisiti”: la Cassazione blocca la Procura

Il ricorso della Procura è stato giudicato inammissibile per carenze formali, un termine tecnico che indica l’impossibilità per la Corte di esaminare la richiesta per mancanza dei presupposti legali.

Dalla maxi-operazione del 2018 all’assoluzione in Appello

La storia giudiziaria di Luigi Moccia inizia nel gennaio 2018, quando fu arrestato in una maxi-retata che portò in carcere 45 persone accusate di associazione camorristica, estorsione e riciclaggio. Le indagini, condotte da DIA, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, lo indicavano come il boss del sodalizio criminale.

Nel primo processo, Moccia fu condannato a 20 anni, ma nel 2023 la Corte d’Appello lo ha assolto con formula piena («per non aver commesso il fatto»), insieme all’imprenditore Domenico Liberti e a Pasquale Puzio, inizialmente ritenuto un altro promotore del clan. Confermate invece le condanne per altri imputati, tra cui Filippo Iazzetta, cognato di Moccia (4 anni), e Antonio Franzese (10 anni).

Moccia resta in carcere per altre condanne

Nonostante l’assoluzione definitiva su questo capo d’accusa, Luigi Moccia rimane detenuto per altre condanne pendenti. La sua difesa, però, esulta per la chiusura di un procedimento durato sei anni. «È stata una battaglia legale complessa – conclude l’avvocato Senese –, ma alla fine la giustizia ha fatto il suo corso».

Con questa sentenza, la Cassazione ha quindi segnato un punto definitivo su uno dei casi più discussi della criminalità organizzata napoletana.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 30 Marzo 2025 - 10:26
Giuseppe Del Gaudio

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d'azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: "lavorare fa bene, il non lavoro: stanca"

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Giuseppe Del Gaudio

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