È stata prorogata per un anno la cassa integrazione all’ex Ilva, grazie a un accordo raggiunto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria e i sindacati.
L’accordo interessa gli stabilimenti di Taranto, Racconigi, Legnano, Novi Ligure, Marghera, Genova, Milano e Paderno, e prevede la proroga della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi a partire dall’1 marzo, tutelando fino a 3.062 lavoratori in base alle necessità tecnico-produttive e organizzative legate al Piano di ripartenza.
L’intesa stabilisce anche che la società garantirà un’integrazione salariale, con l’obiettivo di assicurare una retribuzione equivalente al 70% dell’ammontare annuale. Sono previste politiche attive e un contributo una tantum per il welfare.
Secondo il ministro del Lavoro Elvira Calderone, “l’accordo conferma la massima attenzione del dicastero alla tutela dei livelli occupazionali e dei redditi dei lavoratori, soprattutto in questa delicata fase di transizione dell’azienda. L’obiettivo è tutelare un asset produttivo strategico per l’Italia e l’Europa”.
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Sento che l'accordo per la cassa integrazion è un passo in giusta direzione per proteggere i lavoratori ma spero che le politiche attive siano effettive e non solo parole, così i lavoratori possono realmente sentirsi sicuri.