Risarcimento per la moglie del boss Pagnozzi
La Corte di Cassazione, II Sezione, ha annullato la condanna nei confronti di M.V.C., 59 anni, nota avvocatessa di Cervinara, accusata di truffa. La decisione è arrivata in seguito all’accoglimento del ricorso presentato dall’avvocato Vittorio Fucci, che ha chiesto la rescissione del giudicato.
M.V.C., figura già nota alle cronache nazionali per le accuse di essersi falsamente dichiarata sorella di un magistrato di rilievo, era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Avellino. Tale sentenza era stata confermata in appello dalla Corte d’Appello di Napoli. Tuttavia, la Cassazione ha ribaltato la situazione, disponendo un nuovo processo presso il Tribunale di Avellino: si riparte da zero.
La vicenda assume contorni ancora più complessi considerando che, in virtù della condanna definitiva, l’avvocatessa aveva già scontato la pena inflitta. Ora, con l’annullamento della condanna, qualora M.V.C. venisse assolta nel nuovo processo, potrebbe presentare una richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione.
Un caso giudiziario che continua a far discutere e che, con il nuovo processo, potrebbe riservare ulteriori sviluppi.
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L'articolo parla di una avvocatesa che è stata accusata di truffa e che ora ha vinto il ricorso. È strano che una persona del suo livello possa trovarsi in una situazione così complicata. Speriamo che la verità venga a galla.