Sono finiti in carcere Alfonso Schiavone, 63 anni, di Aversa, e Salvatore De Gennaro, 41 anni, di San Tammaro, accusati di estorsione legata all’incendio doloso dell’azienda bufalina Pro.Lab di Marcianise. Dopo l’inammissibilità del loro ricorso presso la Corte di Cassazione, le condanne a 3 anni e 9 mesi di reclusione sono diventate definitive.
La vicenda risale all’incendio che devastò l’azienda, causando la distruzione di rotoloni di fieno, paglia e silos contenenti il mangime per il bestiame.Potrebbe interessarti
Jabil-Tma, licenziato dirigente USB: "Repressione antisindacale, difendevamo i lavoratori"
Sale scommesse a un passo dalla scuola: il TAR frena la questura e ordina nuove misurazioni
Aversa, incontro sul cyberbullismo per gli studenti dell'IC "Pascoli"
Santa Maria capua Vetere, scoppia il caos al processo per le violenze in carcere
Secondo gli inquirenti, i due uomini avrebbero tentato di ottenere la gestione dell’azienda come compensazione per un presunto credito vantato nei confronti dei titolari. La loro pressione era diventata insostenibile, culminando in minacce dirette nei confronti del nuovo gestore, G.C., che nel frattempo aveva assunto il controllo del sito.
La sentenza
La condanna, inizialmente inflitta dal giudice Francesco Rugarli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è stata confermata dalla Corte d’Appello di Napoli e ora resa definitiva dalla Cassazione. Questo epilogo giudiziario segna la chiusura di una vicenda che ha scosso profondamente il settore bufalino locale, già messo a dura prova da altre crisi economiche e ambientali.






Commenti (1)
E una situazione molto complessa quella de Schiavone e De Gennaro. L’incendio dell’azienda bufalina ha fatto molto danno e le condanne son definitive. Spero che si possa trovare una soluzione per la comunità locale.