#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 10 Giugno 2025 - 22:08
22.1 C
Napoli
×

La confessione choc di Caiafa: “Arcangelo mi sfidava a sparare, mostrando il petto…”

Per il gip: "Solo chi sapeva dov'era arma poteva vederla". L'accusa passa da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale
facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Napoli. Come era stato detto fin dalle prime battute: è stato un gioco con le armi finito male. Non un incidente e del resto il fatto che la mamma di Arcangelo Correra non abbia accettato le scuse della mamma di Renato Benedetto Caiafa, la dice lunga sulla morte del 18enne.

Le mamme sanno sempre tutto e in anticipo: il 19enne Renato Benedetto Caiafa ha raccontato la sua drammatica versione di quello che è accaduto alle 5 di mattino circa di sabato scorso: è stato lui stesso a confessare un omicidio volontario e lo ha fatto nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip.

“Arcangelo mi sfidava a sparare, mostrando il petto… tutti guardavano nella direzione e, una volta esploso il colpo, tutti gli altri avevano urlato ‘cosa hai fatto’?”.Mette i brividi il racconto contenuto nell’ordinanza con la quale il gip di Napoli ha disposto il carcere per Renato Caiafa.

Non a caso l’accusa passa da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale. E’ quanto emerge dalla notifica all’indagato dell’autopsia: la Procura di Napoli accusa Renato Caiafa, di aver maneggiato l’arma e ucciso volontariamente Arcangelo Correa.

Nel racconto agli inquirenti Caiafa riferisce “di essersi reso conto che si trattava di un’arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra”. Ma il gip spiega anche: “Solo chi ne avesse conosciuto il posizionamento preciso dell’arma avrebbe potuto vederla”.

A Caiafa viene contestato il porto, la detenzione e la ricettazione dell’arma (per l’omicidio è solo indagato) una calibro 9×21 con la matricola cancellata e un serbatoio maggiorato nel quale c’erano almeno 18 dei 26 colpi che poteva contenere. Un’arma che essendo clandestina e potenziata ha un grande valore di mercato.

A parere del giudice l’arma era nella disponibilità di quel gruppo di ragazzi: è inverosimile per l’autorità giudiziaria la versione del ritrovamento casuale per strada fornita dal 19enne, anche se è credibile l’ipotesi del gioco finito male.

“Nessuno – sostiene il giudice – avrebbe lasciato un’arma carica, considerato il suo valore, per strada alla libera apprensione da parte di terzi… la criminalità tende ad acquisire il possesso di questo tipo di armi… che possono essere usate mille e mille volte ancora proprio perché, in quanto clandestine, sono difficilmente ricollegabili ai delitti commessi e ai loro autori”.

Il gip: “Solo chi sapeva dov’era arma poteva vederla”

Per il giudice la gip Maria Gabriella Iagulli è inverosimile che un’arma nera, nascosta tra una ruota anch’essa nera, posizionata sotto la carrozzeria di un’auto in un momento buio della giornata, potesse essere vista da chi non sapeva fosse lì.

Il giudice sottolinea poi che Caiafa ha avuto la lucidità di chiedere allo zio di recuperare l’arma (spingendolo a commettere un reato) e lo scooter lasciati sul luogo del delitto: “che senso avrebbe avuto – sottolinea il gip – recuperare l’arma se fosse stata rinvenuta per caso e non fosse stata riconducibile proprio a quei ragazzi e a chi quei ragazzi li aveva armati”.

In sostanza, sostiene il giudice, “tutta la condotta post factum tenuta da Caiafa dimostra che quell’arma non era stata trovata per caso”. Inoltre, nessuno dei ragazzi presenti ha parlato di un ritrovamento casuale dell’arma.

Il giudice sebbene non abbia ritenuto sussistente il pericolo di fuga e quindi non ha convalidato il fermo, ha disposto la misura cautelare del carcere in quanto, a suo avviso, Caiafa potrebbe reiterare il reato e anche inquinare le prove qualora avesse la possibilità di entrare nuovamente in contatto con i suoi amici.

Con i domiciliari, potrebbe, sempre secondo il giudice, proseguire l’attività di inquinamento probatorio già palesatosi con lo spostamento dell’arma, i vestiti buttati e la cancellazione delle eventuali impronte presenti sull’arma.

In relazione allo scooter utilizzato per accompagnare Correra ferito a morte in ospedale, secondo gli accertamenti non appartiene come sostenuto da Caiafa all’amico deceduto ma sarebbe stato adoperato anche da persone ritenute legate alla criminalità.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 13 Novembre 2024 - 18:33


Cronache Video

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

ULTIM'ORA

La truffa dei migranti, l’avvocato arrestato : “Se non mi...
Superenalotto, estrazione di oggi 10 giugno 2025: il jackpot sale...
Estrazioni del Lotto e 10eLotto di oggi, martedì 10 giugno...
Agnano, commerciante schiacciato da albero: assolti i gestori dell’Ippodrono
Nazionale, caccia al nuovo ct: da Pioli a Gattuso, spunta...
America’s Cup 2027 a Napoli: un evento da 1,2 miliardi...
Da Ciao a E-Bike: studenti salernitani trasformano un ciclomotore d’epoca...
Agricoltore muore schiacciato dal trattore in provincia di Benevento
Top Ten Regioni sui social, analisi osservatorio digitale
Quarto, omicidio Di Gennaro: il macabro messaggio “Buonanotte” inviato post...
Roma, muore dopo una liposuzione in uno studio non autorizzato:...
Stadio Maradona: via libera al monitoraggio per i lavori al...
Faida di camorra di Napoli Est: due secoli di carcere...
Riccardo Cocciante a Napoli: “Qui mi sento a casa, città...
Truffano anziana a Bagni di Lucca: denunciati 3 napoletani
Spari contro una Fiat Panda nel Sannio: due feriti, uno...
Al Teatro Diana la nuova stagione di prosa: tra commedia,...
A Napoli i big della musica americana: due serate-evento con...
Napoli, il Comune regolamenta accesso alle spiagge libere di Posillipo...
Striano, abbandono illecito di rifiuti: identificato il responsabile
Napoli: altre 5 interdittive antimafia firmate dal Prefetto
Napoli, bimbo di 9 mesi in coma: sospesa la responsabilità...
Meteo, in arrivo la settimana più rovente del 2025: temperature...
Omicidio a Villa Pamphili, il DNA conferma: si tratta di...
Diabete, Italia pioniera in UE con prima insulina settimanale al...
Porta Nolana, lite in strada degenera: arrestato 44enne per resistenza...
Una vacanza romantica vera: quando la coppia si prende il...
Circumvesuviana, De Gregorio: “Tutti i territori hanno pari dignità. Basta...
Bimbo di 9 mesi in coma a Napoli: condizioni critiche,...
Pusher on the road tra Nocera, Cava e Castel San...

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE