A Benevento, il 12 settembre alle ore 19.00, presso il Caffè dell’Orto – Fattoria Sociale Orto di Casa Betania, si svolgerà la presentazione del libro “Tramonti occidentali” dell’autore Giuseppe Tecce. Questo evento rappresenta un’occasione unica per approfondire temi e protagonisti dell’opera, coinvolgendo la comunità in un dialogo arricchito dalla presenza di figure chiave come la conduttrice Grazia Caruso e il Presidente del Consorzio Sale della Terra, Angelo Moretti. Le letture dei brani saranno affidate all’attrice Monica Carbini, che aggiungerà un tocco unico alla serata con le sue interpretazioni.
L’evento, desiderato fortemente a Benevento, assume una doppia importanza. Non solo celebra la città natale dell’autore, offrendo un tributo alle sue radici e alla sua comunità, ma segna anche l’inizio di un tour che porterà “Tramonti occidentali” a Spoleto, Lampedusa, Napoli, Washington, New York, Lecce e Colonia nei prossimi mesi.
“Tramonti occidentali” ha recentemente ricevuto il prestigioso Premio Approdi d’Autore a Ischia, volto a riconoscere la qualità e l’impatto dell’opera. Inoltre, l’autore è atteso a Spoleto per ritirare il Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2024 nella sezione letteratura, un altro importante riconoscimento del suo talento e della profondità della sua narrazione.
Edito da Graus Edizioni per la collana Gli Specchi di Narciso, “Tramonti occidentali” trae spunto da una storia del regista e scrittore Maurizio Del Greco, con preziosi contributi dell’europarlamentare Pietro Bartolo nella prefazione e dell’avvocato Hilarry Sedu nella postfazione. La trama inizia con il naufragio di un’imbarcazione partita dalla Libia, cui sogni e speranze di un gruppo di migranti si infrangono. La sola sopravvissuta è una bambina di nome Fatima, il cui incontro con il luogotenente Peppe Moccia cambierà entrambi. Quest’ultimo, mosso da sentimenti profondi, decide di adottare Fatima, portando gioia nella sua famiglia ma anche sfide che metteranno alla prova l’equilibrio domestico.
“Tramonti occidentali” è un romanzo che invita a riflettere sulle relazioni umane e sulle delicate questioni dell’immigrazione. Sottolinea i contrasti fra speranza e rassegnazione, desiderio e sofferenza, offrendo una lettura che emoziona e stimola la riflessione su ciò che significa cercare un futuro migliore lontano dalla propria terra. Giuseppe Tecce, con questa opera, non soltanto racconta una storia commovente ma stimola il lettore a guardare più a fondo nelle tematiche urgenti e complesse del nostro tempo.
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