Ci sono voluti 25 anni ma alla fine la sentenza di condanna di dei due mandanti dell’omicidio dell’innocente Giulio Giaccio, poi sciolto nell’acido è arrivata,
Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha condannato Carlo Nappi e Salvatore Cammarota, elementi apicali del clan Polverino di Marano, a 30 anni di reclusione. Dieci anni di carcere, invece, per il collaboratore di giustizia Roberto Perrone.
L’innocente operaio Giulio Giaccio fu ucciso e sciolto nell’acido nelle campagne di Pianura perché scambiato per il fidanzato della sorella del boss.
Il giovane carpentiere incensurato fu ucciso il 30 luglio del 2000 nelle campagne tra Pianura e Marano. Era estraneo ai contesti di criminalità organizzata e gli esecutori del delitto l’avevano erroneamente identificato per un giovane che stava intrattenendo una relazione con la sorella di un boss che non l’approvava.
Lo, sequestrarono, lo uccisero con un colpo di pistola alla testa e poi lo sciolsero nell’acido: un rituale macabro che si riserva ai nemici più crudeli o ai pentiti nell’ambito della criminalità organizzata.
I due, grazie alle dichiarazioni di alcuni pentiti furono raggiunti in carcere dall’ordinanza cautelare nel dicembre del 2022. E ora dopo 25 anni i familiari di Giaccio hanno avuto giustizia.
Un intervento dei Carabinieri Forestali ha portato alla luce gravi violazioni urbanistiche nell’agro di Massa… Leggi tutto
Il 26 e 27 maggio il vertice Nato sulla sicurezza del Mediterraneo aprirà ufficialmente le… Leggi tutto
Roma. Si è tenuta l'Assemblea Annuale dei Delegati del Fondo Pensione Nazionale per il Personale… Leggi tutto
Tragedia nella mattinata di oggi in provincia di Parma, dove un uomo ha accoltellato la… Leggi tutto
Un uomo di 58 anni, residente nella provincia di Napoli, è stato arrestato in flagranza… Leggi tutto
Il 1° maggio 2025, al Cinema Nexus del Maximall Pompei, è stato proiettato Nero, il… Leggi tutto