Nessuna scarcerazione per il cantante neomelodico Tony Colombo. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato il ricorso presentato dai suoi avvocati confermando la custodia cautelare in carcere disposta per accuse di concorso esterno in associazione mafiosa.
Colombo e la moglie Tina Rispoli erano stati arrestati lo scorso 17 ottobre nell'ambito di un'indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sul clan Di Lauro di Secondigliano. Secondo le accuse, il cantante e la moglie avrebbero favorito e riciclato denaro per il clan, godendo di "totale condivisione di intenti" e risultando "inseriti nelle dinamiche criminali" della zona.
Potrebbe interessarti
Assolto dall’accusa di maltrattamenti alla madre: “Il fatto non costituisce reato”
Sconto di pena per la "regina della droga" della Valle Caudina
Napoli, la sensitiva social e l'orrore su WhatsApp: "Versate 5mila euro o sarà un uomo morto"
Camorra, otto condanne al clan Angelino: “Tibiuccio” prende 10 anni. Solo un’assoluzione
Per il deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra), la conferma della custodia cautelare rappresenta una vittoria contro un "sistema" che per anni Colombo e Rispoli avrebbero incarnato. Borrelli, da tempo impegnato nella lotta alla camorra, denuncia da anni i legami tra i due e la criminalità organizzata, sottolineando come la loro figura sia stata spesso "celebrata" pubblicamente, causando un grave danno all'immagine sociale.
La decisione della Cassazione, accolta con favore da Borrelli, rappresenta un duro colpo per Colombo e Rispoli e rafforza l'impianto accusatorio nei loro confronti. Il processo è in corso e si attende ora l'evoluzione del giudizio per fare luce definitiva sulle loro responsabilità.






Scegli il canale su cui vuoi iscriverti