Prime scarcerazioni tra i sette arrestati del clan D’Alessandro accusati di estorsioni e riciclaggio.
Stamane infatti si sono tenute le udienze davanti al tribunale del Riesame contro l’ordinanza del gip Fabrizio Finamore su richiesta del pm della dda di Napoli Giuseppe Cimmarotta che portò in carcere sette persone tra cui Michele D’Alessandro junior, nipote omonimo del defunto padrino della camorra stabiese.
Questa sera il tribunale del riesame ha scarcerato due degli indagati: Armando Barretta, al quale è stata applicata la misura coercitiva dell’obbligo di firma, e Matteo Di Lieto, cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Si attende ancora la decisione per gli altri indagati.
Armando Barretta risponde di associazione a delinquere finalizzata alla raccolta di scommesse clandestine quale partecipe; Matteo Di Lieto è indagato per estorsione aggravata dal metodo mafioso per la distribuzione di gadget natalizi ai commercianti stabiesi. Entrambi hanno come unico difensore l’avvocato Gennaro Somma di Castellammare.
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