Cultura

Mostra Fotografica: Salerno 1900 -1939. Immagini di una Trasformazione Urbana

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L’ingegnere fotografo Michele De Angelis ha immortalato la bellezza di Salerno prima della trasformazione urbana avvenuta nel secondo dopoguerra.

Il Museo didattico della Fotografia (MuDiF) presenterà il catalogo della mostra sulle foto di De Angelis presso la sede della Provincia di Salerno il 29 febbraio alle ore 10.

La mostra, intitolata “Salerno 1900-1939 – Immagini di una trasformazione urbana”, si è svolta nell’aprile 2023 a Palazzo Ruggi d’Aragona e ha raccolto 90 scatti che testimoniano l’evoluzione della città. Il catalogo ripercorre le diverse sezioni dell’esposizione fotografica e mostra solo una parte dei 2.047 fototipi donati dagli eredi di De Angelis al MuDiF.

Questa testimonianza storica documenta gli interventi urbanistici svolti da De Angelis tra la fine dell’Ottocento e il 1939. La Mostra e il Catalogo sono stati ideati e organizzati da IL DIDRAMMO APS – Museo didattico della Fotografia con il contributo della Regione Campania e il patrocinio di varie istituzioni culturali.

Oltre alle foto, il catalogo include sette interventi che approfondiscono la figura di Michele De Angelis come ingegnere, urbanista e fotografo. Gli autori degli interventi sono personalità del settore artistico e culturale che hanno studiato e apprezzato il lavoro svolto da De Angelis nel corso della sua carriera.

“È motivo di vanto, per la provincia di Salerno, ospitare la presentazione del catalogo della mostra dedicata alle foto di Michele De Angelis – ha spiegato Francesco Morra, consigliere provinciale con delega alla Cultura – Il catalogo ha una particolare importanza soprattutto per la valenza storica delle foto di De Angelis, che testimoniano la trasformazione urbanistica e territoriale non solo di Salerno città, ma anche di tutta la provincia salernitana”.

Michele De Angelis è stato un personaggio davvero singolare e poliedrico, che ha saputo coniugare la sua competenza ed esperienza professionale con le sue passioni: la città e la sua storia, il rinnovamento urbanistico ed architettonico, la fotografia come strumento di diletto e di testimonianza storica – spiega Vincenzo Petrosino, presidente dell’associazione Il Didrammo Aps – Il percorso espositivo, narrato nel catalogo, costituisce una prima ed essenziale selezione di queste sue vocazioni, raccontate dal suo sguardo immerso nell’obiettivo di una delle tante camere fotografiche. Nella narrazione ci siamo lasciati accompagnare dalla sua creatività liberata proprio dall’incessante sviluppo della tecnica fotografica e ci siamo ispirati soprattutto all’amore e al profondo rispetto per la Città di Salerno, che fin da subito ha colpito il nostro modesto agire a tutela della memoria”.

“Ho accolto con vivo piacere l’invito a contribuire alla realizzazione del catalogo con una personale riflessione sul Fondo Michele De Angelis, già oggetto della recente mostra fotografica – sottolinea Gabriele Capone, Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania – Il Fondo fotografico Michele De Angelis restituisce filologicamente la trasformazione della città e della provincia di Salerno intorno al primo trentennio del Novecento. Numerose le testimonianze relative a interventi eseguiti su luoghi simbolo del territorio; con una sensibilità fuori dal suo tempo De Angelis documentava e fotografava i lavori prima, durante e dopo, anticipando obblighi che nei decenni successivi saranno prescritti per legge. Insomma, un tecnico con una rara sensibilità. Tutte motivazioni, dunque, che hanno condotto la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania a dichiarare l’Archivio fotografico Michele De Angelis bene di interesse culturale per il Paese, assicurandone la tutela e la vigilanza. È un sigillo meritato, che rende giustizia alla generosità degli eredi dell’ingegnere, che hanno donato nel 2015 i 2047 fototipi all’associazione di promozione sociale Il Didrammo che ha poi sviluppato percorsi progettuali e professionalità specifiche per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del Fondo fotografico”.