La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna nei confronti di Vincenzo Iorio, consigliere comunale di Acerra, sospettato di truffa aggravata per aver utilizzato permessi retribuiti non dovuti per attività istituzionali.
Il sostituto procuratore generale della Procura Generale della Corte di Cassazione, Perla Lori, ha sottolineato che il termine di prescrizione del reato era scaduto, chiedendo l'annullamento senza rinvio.
L'avvocato di Iorio, Gianmario Sposito, ha evidenziato vizi del processo di primo e secondo grado nel ricorso presentato al Supremo Collegio. La dichiarazione di prescrizione ha portato all'annullamento senza rinvio, accogliendo le argomentazioni della difesa del consigliere comunale.
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Iorio ha commentato: "In tutti questi anni ho sempre avuto fiducia nella giustizia ed oggi, grazie al sostegno della mia famiglia, si chiude definitivamente una triste parentesi per la mia vita.
La felicità che provo in questo momento non potrà mai ripagare e superare il dolore provocato dalla strumentalizzazione politica, che io, la mia famiglia e tutti gli amici che mi vogliono bene, abbiamo dovuto ingiustamente subire".






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