E' morto lo storico e politico Piero Craveri. Figlio di Raimondo Craveri ed Elena Croce, figlia primogenita di Benedetto Croce, era nato nel 1938. Ha studiato al liceo Tasso di Roma e nel 1961 si è laureato in giurisprudenza all'Università "La Sapienza" con Francesco Calasso, professore di Storia del diritto italiano, con una tesi sui "giuristi previchiani napoletani", pubblicata sugli «Annali di storia del diritto» (VII, 1963, pp. 261-282).
Durante gli studi ha partecipato alla vita politica universitaria come presidente dell'Unione goliardica romana e capogruppo dell'Unione goliardica italiana nell'Unione Universitaria Rappresentativa Italiana (UNURI), essendosi iscritto prima al Partito Socialista Italiano, poi al Partito Radicale. Nella decima legislatura è stato eletto senatore nel gruppo radicale -federalista europeo ecologista.
Piero Craveri fu docente universitario, prima assistente di Storia del Diritto italiano alla facoltà di Giurisprudenza della 'Sapienza' di Roma, quindi ordinario di Storia dei partiti politici all'università di Genova, di Storia delle istituzioni politiche all'ateneo di Messina e poi all'Istituto Orientale di Napoli e alla 'Federico II'.Potrebbe interessarti
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E' datato 1977 il suo volume su 'Sindacato e istituzioni nel dopoguerra'. E assieme a Tiziano Treu ed Ezio Tarantelli fu uno degli estensori del manifesto per la riduzione della scala mobile, su cui si tenne un referendum nel 1985. Il suo nome fu trovato dalle forze dell'ordine nelle liste 'segnaletiche' delle Brigate Rosse e per questo motivo gli fu concessa una scorta. Impegnato nel mondo giornalistico, scrisse inizialmente sul 'Globo' di Antonio Ghirelli e dalla fondazione nel 1974 collaborò con 'Repubblica' diretta da Eugenio Scalfari.
Scrisse articoli e commenti anche per i quotidani 'Avanti!', 'Mattino', 'Messaggero', 'Corriere della Sera', 'Corriere del Mezzogiorno' e 'Sole 24 Ore'. Dal 1982 al 1984 è stato membro del Consiglio scientifico della Confindustria e nel 1987 fu eletto senatore nelle liste del Partito Radicale. Dal 2016, era presidente della fondazione Biblioteca Benedetto Croce.






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