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Il Governo vara la “legge bavaglio”, la Fnsi contro il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare

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La Federazione nazionale della Stampa italiana () ha annunciato che non parteciperà alla conferenza stampa di fine anno della premier Giorgia , prevista per domani, 21 dicembre. La decisione è stata presa per protestare contro il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare, approvato ieri dalla Camera dei deputati.

“Si tratta di un provvedimento liberticida non solo nei confronti dell'articolo 21 della Costituzione, ma anche nei confronti delle libertà individuali”, ha dichiarato la segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante. “È pericolosissimo che non si sappia se una persona viene arrestata o meno. E non è pericoloso solo per la libertà di stampa, è pericoloso anche per lo stesso destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere”.

La Costante ha ricordato che “il ricordo delle dittature, dei desaparecidos, delle persone che alle porte dell'Europa vengono fatte sparire senza che nessuno ne sappia nulla” deve far crescere l'attenzione su questa questione. “Chiediamo fin d'ora al presidente della Repubblica Sergio di non firmare una legge che potrebbe essere fonte di immani distorsioni dei diritti”, ha concluso.

 La Fnsi chiede a Mattarella di non firmare la legge

L'emendamento alla legge di delegazione europea presentato dal deputato di Azione Enrico Costa, nella versione riformulata dal governo, introduce il divieto di pubblicazione “integrale o per estratto” del testo dell'ordinanza di custodia cautelare. L'emendamento è passato con 160 voti favorevoli e 70 contrari. Hanno votato no M5S, Avs e Pd, mentre Iv e Azione hanno votato a favore con la maggioranza.

La Fnsi si è già opposta a questa misura, sostenendo che viola il diritto dei cittadini a essere informati e che rappresenta un passo indietro per la libertà di stampa.

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