Il gup di Napoli Nicoletta Campanaro ha assolto dall’accusa di tentato omicidio il 34enne Mattia Legnante finito sotto processo per avere ferito con un oggetto appuntito un uomo, Gianpaolo Ferraro, poco prima dell’inizio di Napoli-Salernitana disputata lo scorso 30 aprile.Legnante (che dopo l’arresto riuscì ad ottenere i domiciliari) è stato invece condannato a due anni e sei mesi ma per il reato di lesioni personali.
Per l’ipotesi di accusa di tentato omicidio la Procura di Napoli ha chiesto dieci anni di reclusione.L’avvocato Vincenzo Strazzullo, legale di Legnante, ha dimostrato al gup che il 34enne, durante i festeggiamenti pre-partita, venne accerchiato mentre era in auto da un gruppo di tifosi festanti.
Ne è così nata una lite alla fine della quale Legnante ha sferrato con la sua chiave di accensione della vettura, diversi colpi al torace della vittima, ferendola in maniera grave.L’autorità giudiziaria ha anche disposto la libertà dell’imputato.
E’ stato condannato a due anni e sei mesi ma per il reato di lesioni personali.
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