Prove "completamente false" fornite dalla Uefa in relazione all'inchiesta indipendente sulla finale di Champions League 2022 giocata allo Stade de France. È l'accusa che, secondo il "Guardian", ha mosso l'allora direttore operativo della Uefa, Sharon Burkhalter-Lau, seconda in comando nella pianificazione per la finale fra Liverpool e Real Madrid.
In quella serata si sfiorò la tragedia fra guerriglia urbana e tifosi bloccati davanti ai cancelli, tanto che l'inizio della partita fu ritardato di una quarantina di minuti.Potrebbe interessarti
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Ma nelle lettere inviate al segretario generale della Uefa, Theodore Theodoridis, e ad altri tre alti funzionari, visionate dal "Guardian", la Burkhalter-Lau ha respinto come "completamente false" le prove della Uefa sostenendo che Ceferin abbia voluto così proteggere l'amico. Non è stata l'unità guidata dalla Burkhalter-Lau a emarginare dalla pianificazione per la finale Pavlica e la sua squadra, come emerso dall'inchiesta, ma piuttosto è stata l'unità di sicurezza guidata dall'amico di Ceferin a disertare le riunioni e non fornire informazioni che sarebbero state cruciali per prevenire gli incidenti.







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