Osimhen e la perla di Simeone, il Napoli batte la Sampdoria e fa festa

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E’ qui la festa. Bastano due reti nel secondo tempo al Napoli, che batte anche la Sampdoria, raggiunge quota 90 punti per chiudere la storica stagione del terzo scudetto. Un preludio ai grandi festeggiamenti iniziati subito dopo il triplice fischio. Autori delle reti il capocannoniere della Serie A, Osimhen, e Simeone.

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Ultime emozioni di una stagione e di un’avventura indimenticabile a Napoli per mister Spalletti. Il tecnico di Certaldo schiera così l’ultimo undici della sua carriera in azzurro: tre ritorni, quelli di Meret in porta, Mario Rui a sinistra e capitan Di Lorenzo a destra. Out Kim per squalifica, ci sono Rrahmani e Ostigard al centro della difesa. Anguissa, Lobotka e Zielinski sono i centrocampisti. In attacco Osimhen e Kvaratskhelia sono supportati da Elmas.

    Ultima in Serie A per la già retrocessa Sampdoria. Stankovic, che nel pre-gara ha confermato l’addio ai blucerchiati, va con il 3-4-1-2. Il giovane Turk tra i pali, GunterAmioneMurru il trio difensivo. Zanoli, esterno di proprietà del Napoli, a destra, Augello sull’altra fascia. Rincon e Paoletti sulla mediana. Leris è il trequartista alle spalle di Gabbiadini e Quagliarella, omaggiato da tutto il Maradona.

    Poche occasioni, tra Napoli e Sampdoria reti bianche all’intervallo

    Sono naturalmente gli azzurri a partire forte: chance subito per Zielinski, imbucato da Kvara, il polacco spara alto. Ci prova anche Osimhen di testa: facile la parata di Turk. La Samp non ha intenzione di salutare la categoria con una brutta figura e al 9′ la chance ce l’ha proprio il “napoletano” Zanoli: fa buona guardia Meret in uscita bassa sull’esterno doriano che si era presentato a tu per tu davanti alla porta.

    Al 21′ si scalda Kvaratskhelia: il georgiano calcia forte da fuori, ma la palla finisce sul fondo senza impensierire Turk. La chance più grande del primo tempo ce l’ha però la Doria e ce l’ha proprio Quagliarella: colpo di testa su traversone di Gabbiadini e palla sul fondo di poco, a difesa ferma e non attentissima. Il ritmo della gara resta basso e si va a riposo sullo 0-0.

    Il ritmo resta basso anche a inizio ripresa, complice l’atmosfera di festa generale che si respira al Maradona. Il Napoli, così, concede qualcosa alla Samp e il neo entrato Malagrida sfiora il gol: il giovane centrocampista blucerchiato viene imbucato da Gabbiadini tutto solo davanti a Meret, il portiere azzurro è bravo a uscire e difendere la propria porta.

    Uno-due Napoli alla Sampdoria, poi l’omaggio per Quagliarella

    Al 62′, finalmente, l’episodio che sblocca la partita. Palla filtrante per Osimhen in area, due difensori doriani entrano in scivolata per provare a fermarlo: contatto e calcio di rigore per il Napoli. Dal dischetto va il capocannoniere e l’uomo che se l’è guadagnato: l’esecuzione è perfetta, all’angolino, è 1-0 e (tanto per cambiare) festa grande al Maradona.

    Il Napoli si stappa definitivamente e piovono occasioni da gol. Al 66′ Anguissa da dentro l’area trova la risposta di Turk, poco dopo il subentrato Gaetano in diagonale trova ancora la risposta presente del portiere doriano. Al 75′ si unisce all’assalto anche Raspadori, altro cambio di Spalletti, questa volta a opporsi è Gabbiadini.

    Il raddoppio è solo questione di tempo e in questo caso ci pensa Simeone, entrato poco meno di 10′ prima. L’argentino trova un gol capolavoro da fuori area con una conclusione che termina nell’angolo alto alla sinistra di Turk per il 2-0: esultanza con omaggio a Maradona e maglia numero 10 del ‘Pibe de Oro’ mostrata allo stadio.

    Stadio che pochi minuti più tardi si ferma per Fabio Quagliarella: omaggio da brividi per il centravanti della Sampdoria, che lascia il campo sostituito all’87’. Il Maradona applaude e urla il nome del nativo di Castellammare di Stabia, che saluta in maniera definitiva così la Serie A. La gara si chiude così: 2-0 per il Napoli e via alla festa.

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