Maturità: Moravia, Quasimodo, Fallaci, Piero Angela, Chabod e l’era whatsapp. Ecco le tracce

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Dalle ore 8,30 in punto sul sito del ministero dell’Istruzione è stata disponibile la chiave ministeriale per decrittare il testo della prima prova scritta contenuta nel plico telematico. Moravia con un brano tratto da ‘Gli Indifferenti’ e Salvatore Quasimodo con ‘Alla nuova luna’ che fa parte della raccolta ‘La Terra impareggiabile’ sono tra le tracce proposte ai maturandi.

Tra le tracce c’è anche il brano ‘Elogio dell’attesa nell’era di Wathapp’ tratto da un testo Marco Belpoliti e ‘L’idea di nazione’ con un testo tratto da Federico Chabod, che è una delle tipologie di tipo B ‘Analisi e produzione di un testo argomentativo’ proposto agli studenti. Con Chabod anche un testo di Piero Angela (da “Dieci cose che ho imparato”), Oriana Fallaci (da “Intervista con la storia”) per il Testo argomentativo (tipologia B); e per il Tema di attualità (tipologia C) “Lettera aperta al Ministro Bianchi sull’esame di Maturità” e un testo di Marco Belpoliti (“Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”).

Ecco le tracce:



    Alla prima prova dell’esame di Maturità 2023, per la tipologia A “Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano”, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha scelto come prima proposta la poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo: In principio Dio creò il cielo e la terra, poi nel suo giorno esatto mise i luminari in cielo e al settimo giorno si riposò. Dopo miliardi di anni l’uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, senza mai riposare, con la sua intelligenza laica, senza timore, nel cielo sereno d’una notte d’ottobre, mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo. Amen. Su questo testo, gli studenti sono chiamati a rispondere – punto per punto o in un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte – a 5 quesiti di comprensione e analisi e, inoltre, elaborare una riflessione personale sulle modalità con cui la letteratura e/o altre arti affrontano i temi del progresso scientifico-tecnologico e della responsabilità della scienza nella costruzione del futuro dell’umanità.

     

    La seconda proposta per l’analisi del testo (la prosa), è un brano tratto da “Gli indifferenti”, romanzo d’esordio di Alberto Moravia: Tutti lo guardarono. “Ma vediamo, Merumeci”, supplicò la madre giungendo le mani; ” non vorrà mica mandarci via così su due piedi?… ci conceda una proroga… “. “Ne ho già concesse due “; disse Leo “basta… tanto più che non servirebbe ad evitare la vendita…”. “Come a non evitare?” domandò la madre. Leo alzò finalmente gli occhi e la guardò: “Mi spiego: a meno che non riusciate a mettere insieme ottocen tomila lire, non vedo come potreste pagare se non vendendo la villa…”. La madre capi, una paura vasta le si apri davanti agli occhi come una voragine; impallidi, guardò l’amante; ma Leo tutto assorto nella contemplazione del suo sigaro non la rassicurò: ” Questo significa” disse Carla “che dovremo lasciare la villa e andare ad abitare in un appartamento di poche stanze?”. “Già”, rispose Michele “proprio cosi”. Silenzio; la paura della madre ingigantiva; non aveva mai voluto sapere di poveri e neppure conoscerli di nome, non aveva mai voluto ammettere l’esistenza di gente dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. “Vivono meglio di noi” aveva sempre detto; “noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò sofftriamo più di loro…”; ed ora, ecco, improvvisamente, ella era costretta a mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili; quello stesso senso di ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in un’automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di scioperanti, l’opprimeva; non l’atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l’avrebbero trattata di quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca, stimata ed elegante; ella si vedeva, ecco… povera, sola, con quei due figli, senza amicizie chè tutti l’avrebbero abbandonata, senza divertimenti, balli, lumi, feste, conversazioni: oscurità completa, ignuda oscurità. Il suo pallore aumentava: “Bisognerebbe che gli parlassi da sola a solo”, pensava attaccandosi all’idea della seduzione; “senza Michele e senza Carla… allora capirebbe”. Guardò l’amante. “Lei, Merumeci”, propose vagamente “ci conceda ancora una proroga, e noi il denaro lo si troverà in qualche modo”. Su questo testo, oltre a 4 quesiti di comprensione e analisi, gli studenti devono argomentare una personale riflessione “sulla rappresentazione del mondo borghese come delineato criticamente da Moravia”.

    Idea di Nazione rischio nucleare e valore del tempo: il testo di Chabod

    L’idea di Nazione e i suoi fini; la creatività umana nella corsa verso l’innovazione; i rischi di una guerra nucleare e il susseguirsi di tensioni e conflitti internazionali; l’importanza dell’esame di Maturità come “verifica seria e impegnativa”; il valore del tempo, non sapere attendere, il volere tutto e subito. Sono gli argomenti dei temi di argomento storico e di attualità contenuti nelle tracce proposte agli studenti oggi per la prima prova dell’Esame di Maturità. Il testo di Federico Chabod (Tipologia B – Proposta B1), è tratto da “L’idea di nazione”: agli studenti, tra l’altro, è chiesto di evidenziare le esigenze e gli obiettivi di Camillo Benso conte di Cavour nei confronti dell’Italia; nella visione di Mazzini, qual è il fine supremo della nazione e cosa egli intende per ‘Umanità’; spiegare il significato della frase ‘La nazione non è fine a se stessa: anzi! E’ mezzo altissimo, nobilissimo, necessario, ma mezzo per il compimento del fine supremo: l’Umanità’. Inoltre, è richiesto di esprimere le proprie considerazioni sull’argomento e riflettere sul valore da attribuire all’idea di nazione.

    Il testo di Piero Angela (Tipologia B – Proposta B2) è tratto da “Dieci cose che ho imparato”: si chiede agli studenti di riflettere sulla creatività umana nella corsa verso l’innovazione; sulle conseguenze della cosiddetta “distruzione creativa”; su cosa intenda Angela con l’espressione “ricchezza immateriale”; se esista un rapporto tra sistema efficiente e ricchezza disponibile.

    Il testo di Oriana Fallaci (Tipologia B – Proposta B3) è tratto dal libro “Intervista con la storia”: questa traccia, tra l’altro, affronta i tempi della Guerra fredda e della minaccia nucleare e chiede ai ragazzi di riflettere sul fatto che ancora oggi “il susseguirsi di tensioni e conflitti non accenna a placarsi, anche nel nostro continente”, e quindi se “la situazione è ancora oggi nei termini descritti dalla giornalista”.


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