La piccola Kata
Indagini senza interruzioni a Firenze per imboccare la pista giusta e trovare Kata, la piccola peruviana di 5 anni scomparsa il 10 giugno, ormai una settimana fa.
I carabinieri perlustrano uno dei garage, che si trova in stato di profondo abbandono e sporcizia. L’ispezione è nella stessa area già esaminata nei giorni scorsi, ma riguarderebbe adesso uno spazio chiuso più sporco degli altri.
E contemporaneamente hanno prelevato un uomo “che deve essere sentito come persona informata sui fatti”, anche se l’intervento non è risolutivo. Poco prima delle 19, sono entrati nel cortile che immette nell’ex Astor di Firenze, l’albergo occupato dove è scomparsa la bimba di cinque anni, due suv con i vetri posteriori oscurati.
Da lì sono usciti anche alcuni agenti in borghese con il volto coperto (almeno due). Le operazioni sono durate una cinquantina di minuti, poi i due mezzi se ne sono andati.
Gli investigatori dei carabinieri stanno ricostruendo il cosiddetto racket degli affitti e chi ne sarebbero i gestori. Anche i sospetti dei genitori su chi possa aver ordito il sequestro della bimba sono stati messi nero su bianco.
Forse anche per questo motivo – per evitare tensioni nell’ex Astor – la coppia, l’altro figlio e il resto dei parenti sono stati portati in un alloggio diverso a cura dei servizi sociali.
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