Le organizzazioni sindacali (Cgil Medici, FASSID-AUPI, Federazione CIMO-FESMED, FVM e Uil Fpl) della dirigenza sanitaria della Asl di Benevento hanno proclamato lo stato di agitazione in seguito alla “demedicalizzazione” disposta dalla dirigenza della centrale operativa del 118.
In particolare, i sindacati fanno riferimento al provvedimento che ” inspiegabilmente – scrivono alla Prefettura, alla Asl e alla Regione Campania – e ha eliminato la presenza del medico a bordo dell’ambulanza del presidio PSAUT di San Bartolomeo in Galdo nel mese di giugno nonostante i turni già fossero stati già regolarmente coperti con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive”.
“Inoltre – continuano i sindacati – la ‘demedicalizzazione’ del presidio PSAUT di San Bartolomeo è stata predisposta con ‘accorpamento funzionale temporaneo con ambulanza medicalizzata adiacente’ (la più ‘adiacente’ è quella in dotazione al SAUT 118 di Morcone distante ben 48 Km, con tempo di percorrenza di oltre un’ora, per raggiungere San Bartolomeo in Galdo) e che la ‘demedicalizzazione’ delle ambulanze.
Con particolare riferimento alle zone geograficamente disagiate depotenzia l’assistenza sul territorio con conseguenti ripercussioni negative sull’erogazione dei LEA inseriti nella rete delle patologie complesse tempo-dipendenti”.
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