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Trentino, firmata una nuova ordinanza per abbattere l’orsa Jj4

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Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato ieri sera una nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa Jj4, catturata dai forestali e rinchiusa nel recinto del Casteller a Trento dopo aver aggredito e ucciso Andrea Papi, 26 anni, nei boschi di Caldes, in valle di Sole.

La prima ordinanza di abbattimento è stata sospesa dal Tar di Trento dopo il ricorso delle associazioni animaliste, che ora annunciano nuovamente battaglia contro il provvedimento. La Lav ha inoltre annunciato che presenterà a Procura e carabinieri una diffida alla Apps, contro l’esecuzione dell’animale che configurerebbe – dicono gli
animalisti – il reato previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione “senza necessità” di un animale.

“La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa JJ4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale”, scrive ancora la Lav.

La soppressione dell’orsa Jj4, si legge comunque nel provvedimento, sarà “sospesa fino all’11 maggio 2023, quando verrà, innanzi al Trga di Trento, la trattazione collegiale dell’incidente cautelare relativo alle proprie ordinanze contingibili e urgenti”.

La soppressione dell’animale “sia eseguita al più presto pervenuti gli esiti dell’incidente cautelare di cui sopra”.

Nell’ordinanza si ritiene che “in via precauzionale per la salute e l’incolumità pubblica, sia ragionevole abbattere l’animale, anziché accettare anche il minimo rischio che lo
stesso possa nuovamente venire a contatto con una persona, anche nell’ambito di tutte le fasi operative finalizzate all’eventuale trasferimento dello stesso in altro luogo”.

“Va considerato che ad oggi – si legge ancora – la Provincia non dispone di una concreta alternativa prefigurata nei decreti cautelari del presidente del Trga di Trento (..) ossia quella di un eventuale trasferimento dell’orsa Jj4 in altro sito esterno alla Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, anche estero, che inderogabilmente offra elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori, nonché per gli operatori e per chi dovesse procedere con le operazioni di trasferimento”.


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