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Grillo indagato a Milano: soldi e comizi per favorire Moby

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Un accordo di partnership biennale tra Moby e la Beppe Grillo srl del valore complessivo di 240 mila euro, l’organizzazione di un comizio elettorale a Torre del Greco il 12 agosto 2018 e la promessa l’anno dopo di organizzare ulteriori incontri elettorali in Campania e Calabria. Sono queste – secondo la Procura di Milano – il “denaro” e “altre utilita'” che l’armatore di Moby Vincenzo Onorato avrebbe garantito a Beppe Grillo in cambio di una “mediazione illecita” consistita nell’intervenire sugli allora ministri del M5s Luigi Di Maio e Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli dei governi Conte I e II.

Un’azione – stando alla valutazione dell’ex procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e il pm Cristiana Roveda – “non limitata a rappresentare ai propri referenti politici in modo trasparente le esigenze e gli interessi” del gruppo Moby, ma finalizzata a consentire” al gruppo di Onorato di conseguire “un indebito vantaggio patrimoniale”.

Una collaborazione che riguarda anche un comizio elettorale per il Movimento a Torre del Greco (Napoli) il 12 febbraio 2018 presenti lo stesso GRILLO e l’ex ministro Luigi Di Maio. Non solo: l’opera di “mediazione” viene fatta anche tra il 30 luglio e il 9 agosto del 2019 con la richiesta a Danilo Toninelli, all’epoca ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, e a Luigi Di Maio, allora vicepresidente del consiglio dei Ministri nonché ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, “di un loro intervento per ottenere l’immediato pagamento del corrispettivo dovuto dal Ministero dei trasporti alla società Compagnia Italiana di Navigazione Cin – controllata al 100% da Moby che effettua il servizio di collegamento marittimo con le isole italiane (Sicilia, Sardegna- Isole Tremiti) in regime di servizio pubblico con convenzione – per un importo pari a 62.000.000 di euro”, come si legge nell’avviso di chiusura indagine che prelude al possibile processo per i due indagati.

Per altri, invece, la procura ha stralciato chiedendo l’archiviazione. Il 30 luglio 2019, dopo una serie di richieste di contatto urgente di Vincenzo Onorato a GRILLO, l’armatore scrive: “Ti devo spiegare di persona: il ministero da gennaio non ci paga più la sovvenzione perché la struttura è di Grimaldi. lo sono senza soldi. Ci devono 62 milioni di euro mi stanno strozzando! Toninelli non sa niente! Si fermano i collegamenti e la colpa sarà solo sua. Toninelli è circondato da Giuda.

Questi soldi sono dovuti a me a partire da gennaio”, ottenendo la risposta immediata di GRILLO: “Vincenzo ho attivato Luigi e Toninelli vediamo cosa dicono”. In effetti pochi giorni dopo il pagamento ci sarebbe stato e Onorato scrive a GRILLO: “Caro comandante grazie di cuore senza di te saremmo nella m… Tony è una brava persona la struttura e i dirigenti gli remano contro…” e il 9 agosto l’armatore scrive “hanno pagato grazie”.


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