La morte di Francesco Pio, il diciottenne di Pianura, ucciso a Mergellina, ha scosso tutta la città. Siamo stanchi di queste morti innocenti, siamo stanchi dell’insicurezza che si vive in alcune aree della città, siamo stanchi del silenzio assordante. Siamo stanchi anche di indignarci. Che fine ha fatto il patto educativo?
Perché non si potenzia fattivamente questo processo così fondamentale per i figli di Napoli, creando reti e sistema di vita contrapposte a quelle della violenza e della morte? Dove sono gli uomini e i mezzi che occorrono perché ormai sempre più pezzi di territorio sono diventati terre di nessuno.Potrebbe interessarti
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Chiediamo alle istituzioni di promuovere iniziative volte a rafforzare il processo del Patto e l’impegno di chi lotta contro la malavita e il malaffare come i Comitati di Liberazione dalla Camorra. Abbiamo bisogno di semplificare i processi, di attivare sinergie, di rimboccarci tutti le maniche - Associazioni, scuole, terzo settore - per battere insieme l’indifferenza che è complice di questa violenza, per chiedere a governo e istituzioni di investire risorse per Napoli.
Investire nella lotta alla camorra non è un costo ma è un investimento. Bisogna disarmare Napoli”. Lo affermano in una nota congiunta Sandro Ruotolo, Maurizio de Giovanni, Carmela Manco, Gennaro Pagano, Nicola Ricci






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