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Caso plusvalenze, l’ex ad Arrivabene fa ricorso al Collegio di Garanzia contro inibizione

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Dopo il ricorso della Juventus (contro la penalizzazione di 15 punti) e dell’ex presidente Andrea Agnelli (inibizione di 24 mesi), arriva anche quello dell’ex amministratore delegato del club bianconero, Maurizio Arrivabene.

Caso plusvalenze, Arrivabene fa ricorso contro inibizione 

Il Collegio di Garanzia, infatti, ha ricevuto il ricorso dell’ex ad contro la Figc e la procura federale “avverso la decisione della Corte Federale di Appello presso la Figc, emessa in data 20 gennaio 2023 e depositata il 30 gennaio 2023, nell’ambito del procedimento nei confronti di Fabio Paratici e altri”.

Le richieste di Arrivabene al Collegio di Garanzia

Con il reclamo Maurizio Arrivabene chiede al Collegio di Garanzia: “in via principale, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per l’inammissibilità del ricorso per revocazione della Procura Federale, non costituendo gli atti di indagine trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ‘fatti nuovi’ idonei a sovvertire la ratio decidendi della sentenza revocata”.

“In subordine, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per violazione dei principi del contraddittorio e del giusto processo sanciti dagli articoli 111 e 24 Cost., art. 6 C.E.D.U., art. 2 CGS CONI e art. 44 CGS Figc, nonché per violazione del diritto di difesa, in ragione della mancata correlazione tra l’accusa contestata nell’atto di deferimento e la sentenza resa all’esito del procedimento di revocazione”

“Inoltre, di annullare senza rinvio l’impugnata decisione per violazione degli artt. 4, comma 1, e 31, comma 1, Cgs Figc in relazione all’asserita volontà dei deferiti di sottrarsi all’applicazione di un principio contabile all’epoca non applicato nel settore e nemmeno ex post effettivamente accertato in sentenza come applicabile nel caso di specie”. 


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