AGGIORNAMENTO : 15 Novembre 2025 - 14:01
20.5 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 15 Novembre 2025 - 14:01
20.5 C
Napoli

Spiagge, 15.414 turistico-ricreative per solo 0,50% area demaniale

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Il sistema informativo del demanio ha censito 26.313 concessioni, 15.414 delle quali ad uso turistico-ricreativo.

Se numericamente quelle turistico-ricreative sono prevalenti, (58,6% del totale), dal punto di vista della superficie sono assolutamente residuali occupando appena lo 0,50% dell'area demaniale complessiva.

Così lo studio 'Gestione e Valorizzazione del demanio costiero: i modelli gestionali', realizzato da Nomisma per conto del SIB Sindacato Italiano Balneari e FIPE-Confcommercio, che mette in luce una serie di cambiamenti strutturali dell'economia balneare sia sotto il profilo della domanda che dell'offerta.

Nel litorale italiano lungo 7.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suItalia
466 km, le coste basse sono pari a 3.951 Km (52,9%), per il 42,5% interessate dal fenomeno erosivo (fonte Ispra). Un altro elemento che qualifica le concessioni ad uso turistico-ricreativo, si legge nello studio, è la ridotta dimensione della superficie occupata: il 72,3% non supera i 3.000 mq, e il 94,9% i 10.000 mq.

Le imprese balneari, precisa l'analisi, sono soltanto una parte delle aziende che utilizzano il demanio ad uso turistico-ricreativo. Si tratta di 6.592 imprese (marittime, lacuali e fluviali) che impiegano, nei mesi di alta stagione, 60mila addetti (43mila dei quali dipendenti).

A livello regionale nelle prime 3 posizioni troviamo l'Emilia Romagna con 969 imprese balneari (14,7% del settore), la Toscana con 850 (12,9%) e la Liguria con 753 (11,4%), seguono la Campania (645; 9,8%), la Calabria (578; 8,8%) e il Lazio (513; 7,8%). Dall'indagine effettuata da Nomisma si stima un fatturato medio di circa 260.000 euro ad azienda, generato per il 50% dai 'servizi tradizionali': spiaggia, parcheggio e noleggio attrezzature.

Bar e ristoranti arrivano a contribuire con una quota addizionale intorno al 48% del totale. Per otto imprenditori su dieci (tra titolari e soci) l'impresa balneare rappresenta la principale fonte di reddito della famiglia. Rilevanti gli investimenti negli ultimi 2 anni, avverte lo studio, il 60% ha acquistato attrezzature ed arredi; il 50% strutture amovibili. Migliorati i servizi di spiaggia (93% dei casi), il bar (85%), il ristorante (70%) e l'area destinata ai bambini (50%).

Articolo pubblicato il 22 Febbraio 2023 - 19:30 - A. Carlino

Notizie del giorno

Primo piano

PODCAST
Ultimi episodi
Napoli, dentro il clan invisibile: la nuova cupola degli Amato-Pagano
Napoli, dentro il clan invisibile: la nuova cupola degli Amato-Pagano
👉 Leggi l'articolo
0:00 0:00
Vol