Sparatoria a Montecalvario: si cercano i complici del pistolero Giuseppe Pazzi

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Si cercano i due complici di Giuseppe Pazzi, detto Peppe ‘o pazzo, il 26enne dei Quartieri Spagnoli, personaggio già noto alle forze dell’ordine arrestato ieri mattina per il tentato omicidio di Ginetto Masiello.

Secondo quanto ha raccontato lo stesso ferito prima ai carabinieri e poi al pm della Procura di Napoli, il giovane, la notte tra domenica 19 e lunedì 20 febbraio scorsi ha fatto fuoco per uccidere.

Il ferito Luigi, noto come Ginetto Masiello, è imparentato a noti soggetti malavitosi della zona: il 43enne fu colpito da uno dei due colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata da Pazzi.



    Voleva così vendicarsi dei rimproveri che gli erano stati mossi dopo che aveva tentato, con due amici, di provocare una lite con dei clienti del Bar Plaza che si trova in piazza Montecalvario, di proprietà della moglie dello stesso Masiello.

    “Appena sono arrivato ho visto questi tre giovani, al massimo trentenni. Il primo era abbastanza alto, indossava indumenti scuri, capelli corti e castani, senza barba. Era quello che aveva addosso la pistola, come successivamente ho avuto modo di constatare. Il secondo aveva una felpa rossa e giubbotto jeans nero, una folta barba biondiccia, capelli lunghi sul castano, corporatura abbastanza robusta. È quello che poi mi ha sparato con l’arma fornitagli dall’altro”.

    Sparatoria a Montecalvario, la deposizione di Ginetto Masiello: “Sono sicuro che volesse uccidermi”

    E’ parte della deposizione fatta dal ferito, come riportata stamane dal quotidiano Il Roma. Masiello ha anche fatto  la descrizione del terzo giovane entrato nel bar “Plaza Music” di piazza Montecalvario: “Magro e abbastanza basso, indossava un giubbotto grigio e una maglietta bianca. Lui non ha contribuito in alcun modo al mio ferimento. Sono sicuro che volesse uccidermi, altrimenti avrebbe puntato la pistola verso il basso”.

    E ora si cercano i due complici che dovranno rispondere di concorso in tentato omicidio.
    L’indagine dei carabinieri della compagnia Napoli Centro, coordinata dal pm Enrica Parascandolo della Procura di Napoli ha consentito anche di ritrovare e sequestrare in casa dell’indagato, oltre a una rivoltella storica, anche 21 proiettili calibro 9 e calibro 357 magnum.

    Il 26enne è ora in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida del fermo che dovrebbe svolgersi entro lunedì.

    (nella foto il luogo della sparatoria e nei riquadri a sinistra il pistolero Giuseppe Pazzi e a destra il ferito Ginetto Masiello)


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