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Pestaggi in carcere a Santa Maria Capua Vetere, no a Draghi come teste

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La Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha motivato la decisione della non ammissione come testimoni al processo per i pestaggi dei detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere dell'ex premier Mario Draghi e degli ex Guardasigilli Cartabia e Bonafede.

Esclusi i nomi di Draghi, Cartabia e Bonafede da nomi teste

La Corte, presieduta da Roberto Donatiello, ha escluso questi nomi dalla lista testi, distinguendo nettamente tra parte politica e parte amministrativa della pubblica amministrazione, e ritenendo, che per ricostruire dal punto di vista giuridico i fatti basterà sentire i dirigenti di vertice del Ministero di Giustizia e del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

Nella prossima udienza dell'otto febbraio si concluderà la fase relativa all'ammissione delle prove, ci sarà poi una sospensione più lunga per sostituire il giudice a latere, Alessandro De Santis, trasferito ad altro incarico.

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La decisione della Corte d'Assise del tribunale

La Corte, oggi, ha respinto la questione di legittimità costituzionale avanzata dalla difesa degli imputati, cosi come aveva chiesto anche Francesco Piccirillo, difensore del Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta personale della Campania, Samuele Ciambriello, costituito parte civile contro gli imputati.

"Con questa decisione il processo entra spedito nel merito delle accuse e chiude la fase preliminare. La corte dichiara inammissibile tutte le liste testi presentate dopo il 22 ottobre, perché intempestive - spiega Ciambriello - la corte ha ammesso anche la nostra lista testi perché presentata nei termini previsti dal codice di procedura penale".

"I testimoni detenuti che mi hanno fatto una denuncia specifica per i maltrattamenti e le torture subite". La prossima udienza sarà l'8 febbraio 2023 per chiudere la fase delle ammissioni delle prove.

Articolo pubblicato il 1 Febbraio 2023 - 16:25 - Gustavo Gentile

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