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Piantedosi: ‘A Napoli videosorveglianza migliorata. In arrivo altri fondi’

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Piantedosi: “A Napoli videosorveglianza migliorata. In arrivo altri fondi”. Il ministro spiega: “Le occupazioni abusive non si risolvono buttando in strada bambini e malati”

“Per quanto riguarda il funzionamento della rete di videosorveglianza già esistente sul capoluogo registriamo un miglioramento dell’efficienza manutentiva dal 75 all’81% delle telecamere”.

Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Napoli, a margine del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica convocato in prefettura. “Poi ci sono finanziamenti in atto previsti per migliorare – aggiunge Piantedosi – già nel 2023 sono previste ulteriori risorse, 1,1 milione di euro per Caivano, non siamo fermi.

È evidente che anche il progresso tecnologico l’adeguatezza tecnologica deve seguire le normali evoluzioni della funzionalità di questi apparati. anche di questo ne abbiamo parlato. Mi riprometto di vedere se con i prossimi provvedimenti alcuni stanziamenti a beneficio del fondo sicurezza e urbana o che prevedono sostegni ai Comuni possano essere ulteriormente implementati”.

“Non ci saranno occupazioni che saranno risolte buttando in strada bambini, anziani e persone malate”. Ha assicurato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, parlando del tema delle occupazioni abusive di case popolari, spesso gestite dalla criminalità organizzata.

Un problema, ha sottolineato Piantedosi, “non specifico napoletano ma che è in comune con altre aree metropolitane. Qui c’è un raccordo interistituzionale perfetto, con i tempi che chi opera per la legge deve seguire. Va bene la sollecitazione dell’opinione pubblica, ma le istituzioni devono avere i loro tempi per un’operazione efficace.

Questo è un tema molto sfidante perché incrocia problemi di criminalità organizzata, di welfare sostitutivo della criminalità organizzata ma anche di ostaggio, di scudi umani, anche di persone che hanno effettivamente bisogno delle case. So che si sta facendo un lavoro molto proficuo per distinguere questi casi e offrire soluzioni alternative che possano garantire la salvaguardia delle oggettive fragilità.

Non ci saranno occupazioni che saranno risolte buttando in strada bambini anziani e persone malate, ovviamente allo stesso tempo bisogna tenere conto di cointeressenze criminali e di evitare significati premiali per chi ha in qualche modo concorso a queste situazioni”.


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