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L’intrattenimento riparte e lo fa offline con iniziative dedicate

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Durante la pandemia, l’industria dell’intrattenimento è una di quelle che ha sofferto di più. Almeno, la parte fisica ed in persona di questo settore. Quindi, i teatri, le sale di cinema e le mostre di musei e gallerie d’arte. Perchè la versione digitale di questa industria è cresciuta in popolarità, come tutti i settori digitali. Incluso il marketing e lo shopping online di aziende come l’agenzia SEO per ecommerce AWISEE.

Il mondo online sta diventando sempre di più il mondo preferito dagli utenti di tutte le età. Secondo lo studio di PwC Global Entertainment&Media Outlook 2021-2025, per l’intera industria dell’intrattenimento globale è prevista una crescita di quasi il 7% nel 2022 e la maggior parte di questo aumento è dovuto ai contenuti digitali e pubblicità. Nel 2021, era già cresciuta del 6,5%.

Entro il 2025, gli esperti stimano un ricavo globale di 2,6 mila miliardi di dollari. Lo streaming è diventato una delle forme preferite di consumare contenuti, ma ci sono anche i videogiochi e gli eSports. La tecnologia è fondamentale. Tanto che la realtà virtuale (VR) è quella che sta crescendo più in fretta, con un aumento delle entrate di oltre il 31% nel 2020.

Il 2020 è stato proprio l’anno della svolta. Anche per l’industria dell’intrattenimento della Campania. Risale al primo anno della pandemia l’aggiornamento del portale “Cultura Campania,” una piattaforma che raccoglie dati su tour virtuali, esperienze immersive e servizi digitali legati al territorio e al mondo dell’arte e del divertimento. Gli utenti possono ammirare collezioni di opere e beni completamente digitalizzate, ricostruzioni 3D e voli di droni. È stato tutto un modo per promuovere il patrimonio della regione, che rischiava di essere dimenticato a causa del Covid-19.

Molte delle eccellenze campane del “Gran virtual tour” che coinvolge tante istituzioni e bellezze italiane. Seguendo la campagna del governo #iorestoacasa, gli italiani hanno potuto ammirare online luoghi come il Teatro San Carlo di Napoli e il Parco Archeologico di Ercolano.

Queste sono state tutte iniziative che hanno avuto successo, ma l’industria dell’intrattenimento sta tornando offline. E la ripresa inizia anche con Ercolano con eventi come “Che spettacolo di trekking” che si tiene il 31 ottobre in occasione della diciannovesima Giornata Nazionale del trekking urbano. Si tratta di una passeggiata tra gli scavi archeologici e le colline della durata di tre ore che parte dal Parco Inferiore di Villa Favorita per poi percorrere una parte del Miglio d’Oro.

Un’altra iniziativa che riporta i cittadini a vivere il patrimonio di persona è “Frammenti di Paradiso” alla Reggia di Caserta. Durante questa mostra, è stato anche organizzato il laboratorio per bambini “Giardino in Scatola” con vecchie scatole di scarpe che diventano un giardino ideale, nato dalla fantasia dei più piccoli. Sta anche per ripartire la stagione teatrale al Teatro San Ferdinando di Napoli con lo spettacolo diretto da Piero Maccarinelli “La Zattera” scritto da Gericault.

Invece, a Capua c’è il Museo Provinciale Campano e il Museo delle Matres. Per quest’anno scolastico è stata lanciata un’idea per rilanciare le visite dei più giovani ed avvicinarli al patrimonio locale. Per tutto l’anno autobus si fermeranno fuori dalle scuole per un viaggio di andata e ritorno gratuito. Secondo il Presidente della Provincia di Caserta, Giovanni Magliocca, questa è un’ iniziativa per “investire nella cultura.”

E sono proprio investimenti come questo che fanno ripartire la cultura e l’industria dell’intrattenimento nel mondo intero. E in tutta la Campania.

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