AGGIORNAMENTO : 17 Ottobre 2025 - 21:38
18.3 C
Napoli
AGGIORNAMENTO : 17 Ottobre 2025 - 21:38
18.3 C
Napoli

Al Teatro Bolivar 'Amor Cruel… Historia De Carmen' di Manuela Iannelli

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Al Teatro Bolivar 'Amor Cruel… Historia De Carmen' di Manuela Iannelli. Lo spettacolo è liberamente ispirato all’opera “Carmen” di G. Bizet con la regia e le coreografie di Manuela Iannelli e Antonio Campaiola

Sabato 15, al teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), con la direzione artistica di "Nu' Tracks", arriva l’“Amor Cruel… Historia De Carmen” (open 20,30 – start 21,00), uno spettacolo di Manuela Iannelli, liberamente ispirato all’opera “Carmen” di G.

Potrebbe interessarti

Leggi di più suTeatro
Bizet, con le coreografie di Manuela Iannelli (“Carmen” nella storia) e Antonio Campaiola (“Josè”). Insieme a loro, saranno in scena anche Giada Buono, Genny Calvanese e Antonio Marino. «Il mio rapporto con l’opera parte da lontano, ma oggi con uno sguardo più adulto è ancora diverso – racconta Manuela Iannelli, mentre spiega la sua personale lettura della “Carmen” – La “mia” Carmen è una donna forte, all’avanguardia, che vive in modo intenso l’amore a differenza della figura maschile, poco incline a prendere una posizione. Al centro dello spettacolo c’è l’evoluzione dell’amore dal primo sguardo alla passione folle fino alla distruzione del legame e al tragico epilogo, toccando temi spaventosamente attuali».

Siviglia 1820. Preso dalla passione folle, Don Josè rinuncia a tutto, lasciandosi condurre alla rovina dalla donna che ama, al punto di ucciderla. Questo per la mancata comprensione del suo essere: zingara bellissima, passionale, ricca di fascino e sensualità, una donna come poche, contraddistinta da un fortissimo slancio vitale, dall’amore per la libertà e per l’indipendenza, tutte qualità che spaventano un uomo debole, dipendente sentimentalmente e legato alle regole come don José. La musica di Bizet e l’ambientazione spagnola avvalorano ed enfatizzano l’essenza di Carmen e il suo modo leggero di vivere la vita, mentre la musica del flamenco ne sottolinea, invece, l’irriverenza e lo sprezzo per le regole. Il canto jondo (profondo) tipico del flamenco esalta il lamento ed il dolore di colui che soffre per amore, e il battito dei piedi (zapateado) costituisce linguaggio intrinseco che conduce i protagonisti ad amarsi fino ad odiarsi.

L’opera è una commistione di sentimenti che invoca il verismo tipico dell’epoca: l’amore e la libertà arrivano a confondersi, a tratti quasi ad essere la stessa cosa, perché sono entrambi ubriacatura, smoderatezza, follia. Così, sull’intricata tessitura dei sentimenti, lo spettacolo prende forma, restituendo temi e dinamiche di cui tutt’oggi si discute.

Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2022 - 15:38 - Regina Ada Scarico

Notizie del giorno

Nessun articolo pubblicato oggi.

Primo piano

Podcast

  • Napoli, violenta la sua ex minorenne e poi invia video al suo nuovo fidanzato: arrestato

  • Napoli, +26% di morti stradali nel 2024, la provincia italiana con l'incremento peggiore

  • Napoli, orrore sull'Asse Mediano: bastonato a sangue per un'auto vecchia di 10 anni

Clicca su icona o titolo per aprire i controlli
Ascolta gli altri episodi su Spreaker!