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Ex Isochimica, muore operaio di 72 anni: è la 34esima vittima

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Ex Isochimica, muore operaio di 72 anni: è la 34esima vittima . Si chiamava Giovanni Lucidi.

“Ancora piu' soli e ancora senza giustizia”. Carlo Sessa, operaio dell'ex Isochimica di denuncia lo stallo “politico e istituzionale” sui risarcimenti agli ex scoibentatori di amianto dell'azienda di Elio Graziano stabiliti nella sentenza di primo grado del processo che ha condannato a dieci anni di reclusione i responsabili della sicurezza della fabbrica di Borgo ferrovia e di due ex funzionari di Ferrovie dello Stato.

La denuncia di Sessa arriva il giorno dopo la morte di un ex scoibentatore, il 72enne Giovanni Lucidi, avellinese residente in provincia di Salerno, deceduto a causa di un mesotelioma pleurico contratto a causa della lunga esposizione all'amianto che, insieme ad altri 237 compagni di lavoro, tutti costituitisi parte civile nel processo, “grattava” dalle carrozze ferroviarie senza le minime previste condizioni di sicurezza.

“Sono numerosi – continua Sessa – altri operai che sono ammalati conclamati e molti quelli che stanno combattendo contro i tumori causati dall'amianto. Chiediamo che la politica, le istituzioni, si facciano carico di avviare una mediazione con Rfi per giungere ad un equo accordo sui risarcimenti. Altrimenti, processo dopo processo, continueremo a morire senza che giustizia sia stata fatta”.

Lucidi, che era tra l'altro cognato di Elio Graziano, morto nel 2017 all'inizio del processo di primo grado, soltanto poche settimane si era visto riconoscere dall'Inail la malattia professionale causata dall'amianto. Sono 34 gli ex operai dell'Isochimica deceduti a causa di patologie asbesto correlate.


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