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Campania, non c’è ancora la crisi siccità ma atteso il piano della Regione

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La crisi idrica ancora non morde la Campania, ma in qualche territorio gli enti gestori della risorsa avvertono i sindaci affinche’ inizino una operazione di sensibilizzazione per evitare sprechi. Accade in costa di Amalfi, dove Ausino ha gia’ indirizzato una missiva ai primi cittadini del comprensorio, ricordando l’affluenza record di turisti prevista questa estate, e in Irpinia e in parte del Beneventano, dove l’Alto Calore ha pure messo nero su bianco uno stato di pre-allerta.

Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, una settimana fa ha annunciato un piano “per gestire la risorsa acqua in maniera intelligente”, che dovrebbe “realizzare invasi collinari che si aggiungeranno alla diga di Campolattaro, che e’ il piu’ grande investimento che facciamo, con l’obiettivo di essere come Regione pienamente autonoma dal punto di vista della risorsa idrica sia per le forniture alimentari sia per gli usi agricoli industriali”.

“Cercheremo anche di recuperare qualche progetto rimasto per strada”, ha promesso. Quel che e’ certo, e’ che anche in Campania le precipitazioni nel corso della scorsa stagione invernale sono state inferiori rispetto l’anno precedente. “Le previsioni per l’estate 2022 non destano ancora particolari preoccupazioni – diceva pero’ nei giorni scorsi ai giornalisti Luca Mascolo, presidente dell’Ente idrico regionale – non riscontriamo le stesse premesse del 2017, quando dovemmo affrontare una grave crisi idrica”.

Il bollettino dell’Anbi, l’associazione che riunisce i consorzi di tutela e gestione del territorio e delle acque irrigue, a livello territoriale gia’ ha segnalato mesi fa lo stato di siccita’ invernale. E anche nella rilevazione settimanale scorsa, evidenziava in calo i livelli dell’acqua nei grandi fiumi come Volturno, Sele e Garigliano.

In una settimana si sono registrati 20 cali dei livelli idrometrici, 7 incrementi e 2 invarianze nelle 29 stazioni di riferimento poste lungo i fiumi, segnalando in deciso calo i volumi dei bacini del Cilento. Coldiretti regionale nei scorsi giorni ha segnalato “danni su grano duro con almeno il taglio del 20% delle rese nell’alto Casertano, nel Sannio e nell’Irpinia”.

Secondo dati dell’Anbi odierni, chiesti e ottenuti dall’AGI, a Sessa Aurunca il Garigliano) alle ore 10 segnava + 57 cm. sullo zero idrometrico, in rialzo di 6 cm sulla settimana scorsa, dato delle ore 12; ad Amorosi, il Volturno, sempre alle ore 10, era a + 4 cm. sullo zero idrometrico, in calo di un centimetro sul dato della scorsa settimana alle ore 12; a Capua, il Volturno, pure alle ore 10, era -77 cm. sotto lo zero idrometrico, in deciso aumento su una settimana fa alle ore 12; e ad Albanella, il Sele, e il riferimento e’ alle ore 10, registra + 21 cm. sullo zero idrometrico, in deciso calo su una settimana fa, ma su questo dato pesa il fatto che a Persano, dove la traversa irrigua fa da tappo e un po’ si riempie e un po’ si svuota.


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