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Foggia, trasferito il poliziotto che ha dato un calcio in faccia al ragazzo fermato

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E' stato già trasferito in altra sede il poliziotto che  ha dato un calcio in faccia a un ragazzo fermato insieme con altri colleghi.

Le ferite guariranno in pochi giorni ma il terrore di quel momento, quando era immobilizzato al suolo e un agente di Polizia gli ha sferrato un calcio in faccia, non lo dimentichera' presto. Leonardo di Francesco, il 23enne che e' stato ripreso in un video mentre viene picchiato da un Poliziotto a Foggia, dopo non essersi fermato all'alt perche' alla guida di un'auto senza patente, afferma di non credere “più nella giustizia e neppure in me stesso”.

“Ho un tatuaggio che ricorda Stefano Cucchi, ho pensato a lui”, dice. Le immagini hanno fatto il giro del web, e sono state anche mostrate in tv. Nel video, realizzato con un cellulare lo scorso 2 aprile, si vede chiaramente il ragazzo bloccato per terra alla periferia di Foggia dopo un inseguimento in auto durato per oltre tre chilometri tra le vie della città.

Mentre il 23enne e' bloccato al suolo arriva correndo un Poliziotto che sferra un calcio sul volto del giovane e, subito dopo, tenta di schiacciargli la testa con un piede, non riuscendoci per l'intervento di un altro agente che fatica a tenere a bada il collega. Nei confronti del Poliziotto, che e' stato trasferito, “e' stata avviata un'azione disciplinare”, spiega la questura di Foggia precisando che “dell'episodio e' stata immediatamente informata l'autorita' giudiziaria”.

Ripercorrendo quella giornata, Leonardo ricorda che era “con un amico” in auto “quando ad un certo punto ho visto un posto di blocco: mi e' preso il panico e sono andato oltre, senza fermarmi all'alt”. Ne e' nato un inseguimento fino a quando una volante della polizia e' riuscita a fermare l'auto. Gli agenti lo hanno subito immobilizzato. “Io non ho opposto resistenza – assicura – mi sono sdraiato sull'asfalto. Poi improvvisamente e' sbucato quel Poliziotto che mi ha sferrato un calcio in faccia. Gli chiedevo scusa ma lui continuava a picchiarmi. Lo ha fatto anche quando mi hanno portato in questura. Gli chiedevo scusa e lui continuava a schiaffeggiarmi”.

Leonardo, che e' stato sottoposto all'obbligo di firma, prova ancora dolore al “naso e alla mascella”. “Ho un tatuaggio che ricorda Stefano Cucchi, quando stavo in Questura pensavo a lui – racconta – La sua storia mi ha rattristato, anche perche' io soffro di crisi d'ansia e crisi epilettiche come lui. Volevo tatuarmi un simbolo: ho una S con un cuore tatuata sulla mano”.

Al Poliziotto che lo ha colpito dice: “Spero solo non faccia ad altri quello che ha fatto a me”. Tuttavia non e' il dolore fisico la cosa peggiore per lui. “Non dormo piu' – racconta – faccio degli incubi incredibili. Ho paura di tutto. Sento sempre il suono delle sirene nelle orecchie”. Il suo legale, Paolo Ferragonio, assicura che “una volta raccolta tutta la documentazione medica e i video che circolano sul web, presenteremo denuncia alla Procura”.

Anche Valentina, la sorella del 23enne, chiede giustizia: “Voglio solo che quel Poliziotto si tolga la divisa. Lui e' stato spietato con mio fratello con la violenza, io saro' spietata con lui ma con la legge”. Quanto a suo fratello dice: “Ha sbagliato e paghera' di fronte ad un giudice per quello che ha fatto”.

Sull'aggressione e' intervenuto anche il deputato dem Michele Bordo, responsabile Mezzogiorno del Pd: “Ho sempre avuto profondo rispetto per le forze dell'ordine ma uno cosi' non c'entra niente con i canoni e i valori della polizia di Stato. Presentero' subito un'interrogazione parlamentare alla Ministra Lamorgese”.


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