L’Associazione “F. Palasciano” ogni anno conferisce il “Premio Nazionale Ferdinando Palasciano” a Personalità o Istituzioni distintesi, nell’ambito del proprio settore di attività, per aver contribuito alla crescita del territorio, con particolare attenzione al Sud, costituendo nel contempo un esempio e un modello sostenibile di crescita e di sviluppo.
Ne è chiara prova il lungo elenco dei premiati negli anni, come il premio conferito a Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica per il suo impegno nella lotta al crimine organizzato, a Carlo Borgomeo per lo sviluppo delle infrastrutture sociali nel Meridione, a Massimo Bray per la difesa dell’ambiente e del bene comune nella “vicenda” Carditello, a Mauro Felicori per i risultati ottenuti nella valorizzazione della Reggia di Caserta e di Terra di Lavoro, a Luigi Nicolais per la gestione del Real Sito di Carditello, che ha coinvolto tante realtà culturali ed economiche del territorio.
Quest’anno l’Associazione, per la ventitreesima edizione del Premio – che nel 2020 non è stato assegnato per le note vicissitudini legate alla pandemia – ha adottato una nuova formula che guarda alla sfera dell’impegno medico scientifico ed a quella dell’impegno sociale.
Pertanto il Premio Palasciano 2021 è stato assegnato, per la sezione medico scientifica, al Professor Paolo Antonio Ascierto, oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori della “Fondazione G.Potrebbe interessarti
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Il Premio al Professor Paolo Antonio Ascierto vuole essere un riconoscimento per il contributo scientifico offerto nella ricerca della terapia di contrasto alla SARS-CoV-2 (Covid-19), mentre quello al Comitato don Peppe Diana va inteso come attenzione ai temi dell’antimafia sociale, quella che vede tutti impegnati a dare il proprio contributo quotidiano per costruire una società più giusta.
Nella cerimonia di conferimento dei riconoscimenti, che avrà luogo nel Museo Campano di Capua il prossimo 27 novembre alle ore 9,30, sarà anche ricordato l’impegno di tutto il personale medico e paramedico che ha combattuto la pandemia da Covid-19 ed a cui esprimiamo tutta la nostra gratitudine.
Il “Premio Anna Maria De Sipio per l’Oncologia”, che tradizionalmente è sostenuto dalla famiglia Citarella-De Sipio, da quest’anno si trasforma in un sostegno ad una famiglia impegnata nella cura di pazienti affetti da patologie neoplastiche con particolare attenzione ai minori.
Così come l’azione benefica, da parte della famiglia Addelio-De Cecio, sarà destinata al sostegno della Onlus “A.C.P.H.”, Associazione Capuana dei Portatori Handicap.