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Camorra, monsignor Battaglia: 'Napoli è una città ferita'

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"Napoli è una città ferita dalla questione criminale che è anche questione educativa. E' un tema che riguarda tutti e rispetto al quale nessuno può voltarsi dall'altra parte", ha detto l'arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, intervenuto a un dibattito su 'Città e camorra' all'Università Federico II.

"Non bisogna più pensare e progettare in termini di assistenzialismo perché se aspettiamo che tutto venga da altri, nulla mai costruiremo per il futuro nostro e dei giovani né saremo capaci di opporci a chi con la forza della violenza vuole mangiare sugli appalti e organizzare il controllo del territorio.

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Occorre - ha ammonito Battaglia - un forte risveglio delle nostre coscienze, opponendoci alle richieste estorsive, denunciando l'usura, l'arroganza e le ingiustizie perché la prima mafia si annida nell'indifferenza, nella superficialità, nel puntare il dito senza fare nulla, nel girarsi dall'altra parte".

Da qui l'indicazione di don Mimmo della necessità "di una purificazione politica ed economica. Le istituzioni devono essere accanto alla gente ascoltandola, non tagliando la spesa sociale ed evitando di trasformare le ferite della citta' in una cancrena sociale che la camorra utilizzera' per i suoi scopi. La politica deve dimostrare che lo Stato non solo attraverso l'impegno della magistratura e delle forze dell'ordine ma con gli investimenti e il lavoro. Non possiamo piu' rimandare il riscatto", ha concluso.

Articolo pubblicato il 27 Novembre 2021 - 10:29 - Gustavo Gentile

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