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‘La vita bugiarda degli adulti’ di Elena Ferrante per Netflix

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II successo globale di , dopo la da L'amica geniale e il debutto alla regia di Maggie Gyllenhaal con il film The Lost Daughter (tratto da La figlia oscura), premiato a Venezia per la sceneggiatura, si sta per arricchire di un nuovo capitolo: a ottobre inizieranno a Napoli le riprese della serie, già annunciata da qualche mese, prodotta da Fandango per , che porterà sul piccolo schermo l'ultimo romanzo dell'autrice bestseller: La vita bugiarda degli adulti.

Sarà una serie in sei puntate che dovrebbe debuttare tra fine 2022 e inizio 2023. A dirigere c'è , “un autore con una sua poetica di regia che conosce bene gli anni al centro della storia” spiega Tinny Andreatta, vicepresidente delle serie originali italiane Netflix, nell'incontro con i giornalisti sui nuovi progetti della piattaforma.

De Angelis ha trovato la giovane interprete per la protagonista, Giovanna, mentre nei panni di Vittoria, zia della ragazza, ci sarà Valeria Golino: “Un ruolo originale per lei, di una donna ambigua, bassa, a volte volgare, a volte con una sua grandezza. Non si capisce se crei danni e disperazione o sia custode di ciò che sia che sia veramente quella famiglia – aggiunge la vicepresidente delle serie originali italiane Netflix, coartefice anche dell'adattamento de L'amica geniale da direttrice di Rai Fiction -. Qui c'è un mood lontano da quello de L'amica geniale” sottolinea.

La serie, stando alla sinossi ufficiale, traccia il ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall'infanzia all'adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell'infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però' si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s'è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.

De Angelis è anche coautore della sceneggiatura insieme alla squadra formata da Laura Paolucci e Francesco Piccolo e la stessa Elena Ferrante (già insieme per L'amica geniale). “È un regista con una personalità molto forte, conosce bene Napoli, ha una visione molto accesa e carnale dell'impostazione visiva” aggiunge Ilaria Castiglioni, manager Netflix per le serie originali italiane.

Il cineasta aveva accennato, qualche mese fa da ospite del Giffoni Film Festival, alla serie e all'appeal che ha Elena Ferrante per i lettori di tutto il mondo: “Le sue storie sono fortemente radicate nella terra che le ha originate. Un legame indissolubile che si esprime in dinamiche squisitamente universali – ha spiegato -. Come ritrovare riflessa, in uno specchio arrugginito di un rigattiere proveniente da chi sa quale parte del mondo, la propria immagine“.


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