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I genitori di Michele Merlo chiedono di fare luce sulla morte

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Chiedono alla magistratura di fare luce sulla morte del figlio, i genitori di Michele Merlo in arte Mike Bird, il giovane cantante morto ieri a causa di una leucemia fulminante.

Assistiti dai propri consulenti e legali procederanno in mattinata a depositare la formale denuncia necessaria per chiedere l’avvio delle procedure di sequestro della salma e delle cartelle cliniche.

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Domenico e Katia, padre e Madre di Michele intendono ringraziare tutto il personale medico, paramedico e i dirigenti del reparto rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna per la professionalità e umanità dimostrata nelle terribili ore che hanno preceduto la morte del proprio figlio.

Ma allo stesso tempo hanno ritenuto opportuno, anche a seguito delle notizie riportate dalle Agenzie di Stampa, le quali danno evidenza di un’“indagine interna” chiesta dalla Ausl di Bologna circa quanto successo nei giorni e nelle ore precedenti al ricovero presso il reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, di chiedere alla magistratura di svolgere le necessarie indagini al fine di verificare se vi siano stati errori e/o omissioni antecedenti al ricovero al Maggiore che abbiano determinato irreversibilmente la sorte del proprio figlio.

 

Merlo era diventato noto al pubblico televisivo con il nome d’arte Mike Bird grazie alla sua partecipazione alla 16ª edizione di “Amici”, il talent show di Maria De Filippi. Durante il programma era stato eliminato in semifinale. Nel corso del talent aveva avuto molteplici discussioni con il suo coach Morgan. In precedenza l’artista di origini vicentine aveva preso parte anche alle fasi iniziali di X Factor 10, nel 2015. Nel 2020 aveva tentato di accedere a “Sanremo Giovani, senza però passare il turno.

Eccomi qui, ho 27 anni e non so nemmeno cosa farò domani. Non ce la faccio e non voglio farcela. Non mi alzo dal letto, non ci riesco. Mi fa male tutto il corpo e mi esplode la testa. Le medicine mi fanno diventare scemo, mi hanno portato via le cose più belle che avevo. La cosa più tremenda della depressione è lavora in silenzio, non ti accorgi di nulla finché non ti ritrovi a piangere da solo davanti a uno specchio”. Così  Mike Bird, parlava della sua battaglia contro la depressione sulle proprie pagine social presentando il suo libro.


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