Napoli, tracce e impronte nell’auto dei bombaroli di Ponticelli: hanno le ore contate

SULLO STESSO ARGOMENTO

Hanno lasciato tracce e impronte nell’auto utilizzata per l’ultima bomba fatta scoppiare nei giorni scorsi a Ponticelli e per questo gli attentatori potrebbero avere le ore contate.

Lo scoppio dell’ordigno che avevano lanciato dal cavalcavia aveva fatto scattare gli air-bag della loro auto e gli attentatori, dopo il raid, sono stati costretti a fuggire a piedi. Una scena quasi tragicomica quella della notte tra l’11 e il 12 maggio scorsi quando in via Esopo nel quartiere Ponticelli di Napoli, fu lanciata una bomba da cavalcavia che causò danni a ben 0tto auto parcheggiate in strada.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Napoli, il blitz a San Giovanni fa luce sulle stese.TUTTI I NOMI

Secondo gli inquirenti della DDA (pm Antonella Fratello e Simona Rossi), ad innescare le ritorsioni a colpi di bombe di fattura artigianale ci sarebbe lo scontro in atto per il controllo delle attività illecite nella zona tra il cartello criminale dei De Luca Bossa-Casella- Minichini e i Rinaldi di San Giovanni  a Teduccio (colpiti nella note da un blitz con 37 arresti insieme con altre famiglie malavitose loro alleati).  La potente deflagrazione dell’ordigno, aveva innescato gli air-bag della Alfa Stelvio di uno degli attentatori. La vettura, trovata sul posto, e’ stata sequestrata dalle forze dell’ordine che ora sono sulle tracce del proprietario della vettura. Il gruppo dei De Martino, articolazione minore dell’Alleanza di Secondigliano, sarebbe stato escluso dall’erogazione dei proventi delle attivita’ illecite da parte dei clan del cartello malavitoso e avrebbe, quindi, deciso di reagire con una aggressione preventiva.



    TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Napoli, terza bomba in tre giorni a Ponticelli

    Gli affiliati si sarebbero addirittura recati nelle piazze di spaccio per intascare i proventi della vendita della droga senza permesso. L’ammanco delle cosiddette “mesate”, infatti, avrebbe messo in crisi il suo welfare tanto da lasciare i detenuti e le famiglie a bocca asciutta. La spirale di violenze avrebbe subito ulteriore inoltre impulso dopo la scarcerazione di un detenuto “eccellente”.




    LEGGI ANCHE

    Napoli, sgominata la banda di rom dedita ai furti di auto: 10 arresti

    Le indagini nate dopo gli arresti dei 4 responsabili dell'omicidio dell'agente scelto Pasquale Apicella

    Nuovo ospedale di Castellammare: pubblicata la gara per la orogettazione

    E' stata pubblicata oggi la gara per la progettazione del nuovo ospedale di Castellammare di Stabia. L'annuncio è stato dato dalla Regione Campania, che sottolinea l'importanza di questo investimento per la sanità del territorio. Un passo avanti importante per la realizzazione di un nuovo polo sanitario all'avanguardia. Il nuovo ospedale di Castellammare di Stabia sarà una struttura all'avanguardia, in grado di fornire ai cittadini servizi sanitari di alta qualità. La sua realizzazione rappresenta un passo...

    Napoli, svelati due omicidi di camorra: scattano gli arresti

    Napoli: svelati due omicidi di camorra. Dalle prime luci del giorno i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a due misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, relative a due omicidi aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di due omicidi avvenuti negli ani scorsi e su cui si è fatta luce grazie alle informazioni fornite da alcuni pentiti.

    Camorra, omicidi dell’innocente Giulio Giaccio e di Pasquale Manna: 6 arresti

    Altri arresti per gli omicidi di Giulio Giaccio e Pasquale Manna. Stamattina, i Carabinieri di Napoli hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei persone emesse dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Polverino di Marano di Napoli per l'omicidio di Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, ucciso per errore nel luglio del 2000.Fu scambiato per un...

    IN PRIMO PIANO

    LE VIDEO STORIE